Ciambelle siciliane o nuvolette

La scorsa settimana, ad una sagra di paese, ho comprato dei dolci che non mangiavo da anni, ma che ho sempre adorato. Qui nel mio paese vengono chiamati “Nuvolette” e cercavo la ricetta da un sacco di tempo. Ho pensato, così, di chiedere il vostro aiuto e, sulla mia pagina facebook, ho postato una foto delle nuvolette chiedendovi il loro vero nome. Mi avete aperto un mondo! Grazie a voi ho scoperto che le mie nuvolette in realtà sono le ciambelle siciliane e dopo aver letto tutte le ricette che mi avete inviato e fatto qualche ora di ricerca online, ho finalmente capito come realizzarle! 😀

E, prima che me lo chiediate, anche io non riesco a capacitarmi di come possano chiamarsi ciambelle, pur non avendo il buco. Sarà un classico esempio del detto “non tutte le ciambelle riescono col buco”? 😀

Vorrei ringraziarvi ancora una volta per tutti i commenti e i messaggi che mi avete inviato, aiutandomi così a riscoprire un sapore della mia infanzia. Ma bando alle ciance e veniamo alla ricetta 🙂

ciambelle siciliane o nuvolette
  • Preparazione: 30-90 Minuti
  • Cottura: 12-13 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 11-12 pezzi
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

  • 330 g Farina 0
  • 250 g Zucchero
  • 3 Uova grandi

Preparazione

  1. Per realizzare questi biscottoni occorre una pre-cottura a bagnomaria, quindi attrezziamoci di un contenitore abbastanza grande che rientri per bene dentro una pentola. Il mio, per esempio, era troppo grande per la pentola usata e ho impiegato un po’ più di tempo in questa fase.

  2. Rompiamo le uova nel contenitore di vetro o di acciaio e aggiungiamo lo zucchero. Lavoriamo con una frusta fino ad amalgamare il composto, quindi trasferiamo la ciotola sulla pentola piena d’acqua e accendiamo la fiamma, tenendola bassa.

    nuvolette procedimento
  3. Lavoriamo le uova e lo zucchero con la frusta, a bagnomaria, fino a quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto e il composto non sarà leggermente cresciuto.

    Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare completamente. Proteggiamo la ciotola con un canovaccio, ma facciamo attenzione che questo non entri a contatto con le uova, ovviamente.

  4. Una volta freddo il composto, accendiamo il forno a 185° statico e foderiamo due grandi teglie di carta forno.

    Aggiungiamo la farina all’impasto, a poco a poco, lavorando con un cucchiaio. Otterremo un impasto lucido e sodo. Distribuiamolo nelle teglie, mantenendo un po’ di distanza fra una nuvoletta e l’altra e cercando di non creare troppo spessore. La forma originale delle nuvolette è abbastanza grande, io le ho realizzate di circa 12×8, andando ad occhio, ottenendo 11 biscottoni.

    ciambelle di san cataldo procedimento
  5. Sbattiamo delicatamente la teglia sul tavolo per fare appiattire gli eventuali dossi e inforniamo, una teglia per volta, inizialmente per 8 minuti. Abbassiamo la temperatura del forno a 150° e proseguiamo la cottura per ancora 4-5 minuti. Cerchiamo di stare attenti alla colorazione, per ottenere un biscotto morbido è necessario che non scurisca per nulla.

  6. Sforniamo le ciambelle e lasciamole raffreddare.

    Le nostre ciambelle siciliane sono pronte per essere inzuppate!

    ciambelle siciliane o nuvolette

Un consiglio in più

Le ciambelle siciliane sono adatte per essere inzuppate. Nel latte, nel caffè o, meglio ancora, nei vini liquorosi locali 😀 quindi se per caso aveste cotto le nuvolette un po’ più del dovuto, per disattenzione o perchè il vostro forno riscalda in modo un po’ diverso, nessun problema!

Le nuvolette tendono a seccare velocemente, quindi conservatele accuratamente in un contenitore a chiusura ermetica se non le consumate subito.

Passate a trovarmi anche su facebook, pinterest e instagram, vi aspetto!

Con questa ricetta ho partecipato al contest di Aylin di Una famiglia in cucina “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei“. Io mi sento proprio una ciambella! :p

3,8 / 5
Grazie per aver votato!

28 Risposte a “Ciambelle siciliane o nuvolette”

  1. Ciao! Anche al paese di mio marito si chiamano ciambelle,ma il nome deriva da “giummelle ” cioè la quantità di materiale che si può prendere nelle due mani unite…ecco svelato il mistero!
    Avevo già trovato e provato la ricetta,ma mai con il composto scaldato a bagnomaria,proverò e grazie!
    Federica

    1. crack the eggs directly into a steel bowl or if you prefer into a bain-marie glass bowl.

      Then add sugar.

      Mix all the ingredients using a whisk until the mixture is all well blended.

      Transfer the mixture into a bain-marie steel pot (low heat) and continue blending until the sugar is completely melted.

      At the end of this process you will notice that the mixture is getting bigger.

      Now you can turn off the flame and let the mixture cool.

      I suggest you to protect the bowl using a dish cloth, but be careful, this should not touch the eggs inside the bowl.

      When the mixture is completely cold, turn on the oven and set it at 185 ° Celsius, static mode.

      In the meantime take two large baking tins and cover them with some baking paper.

      Slowly add some flour to the mixture and mix all using a spoon until you get a shiny and compact dough.

      Distribute the dough onto the baking tins. Do not make cookies very thick and keep the distance between them.

      I made about 11 large cookies with a 12×8 size.

      Gently shake the baking tin in order to obtain a smoother surface and shape.

      Cook for 8 minutes at 185° Celsius.

      After that, cook for 4-5 minutes at 150° Celsius.

      Note well, if you want a soft cookie, you should take a look at its color. It should not be burnt too much.

  2. in dialetto si chiamano ciampedde. La traduzione errata in italiano che le ha trasformate in ciambelle non è corretta poiché il termine ciampedda deriva da ciappa che sta per piastrella in dialetto antico. Infatti i biscotti sono piatti simili ad una piastrella. Chiarito l’arcano, spero di non avere fatto la figura della maestrina. Saluti cari.

  3. Le vere nuvolette sono quelle che si fanno…SOLO A RANDAZZO….e questa ricetta non c’entra nulla, saranno anche buone ma non sono le nuvolette

    1. Ciao Claudio! Hai la ricetta originale di Randazzo? Io le ho assaggiate ad Adrano (le chiamano nuvolette anche lì) e a Floresta (lì invece le chiamano ciambelle) e a Licata ed erano tutte molto simili al risultato che ho ottenuto con questa dose, ovviamente più casalingo, ma ci siamo. Devo provare quelle di Randazzo 😀

  4. Ciao volevo ringraziarti perché mi hai fatto tornare bambina dai nonni! L’impasto é venuto un po’ duro (probabilmente le uova erano piccole e ne serviva una in più) ma il sapore era quasi quello …. grazie mille!

  5. Ottime. Io le mangio in provincia di enna ma a me non è veuta quella tipica crosticina che li rende speciali Mi date qualche consiglio?

    1. Ciao! La crosticina lucida si forma grazie alla cottura a bagnomaria, bisogna lavorare bene le uova per renderle spumose e sciogliere del tutto lo zucchero e poi lasciar raffreddare il tutto completamente. Già quando aggiungi la farina potrai vedere una lucentezza tipica, che in forno si accentuerà 🙂 scrivimi pure se ti servono altre informazioni!

  6. Ciao…thank you for this recipe. My cookies are very tasty…a bit sweet. They did not form that lovely cracked finish on the top. Wondering what I should have done differently. Also thank you for the English translation!

    1. Hi Enza, firts of all I’m sorry for my elementary english 😀 the cracked finish on the top is the result of bain-marie cooking. Maybe you had to mix the eggs longer, sugar must be completely dissolved. It’s also important to cool the mixture completely before adding flour. I hope you want to retry 🙂

  7. Is any flavor added? I’ve had these “savioardi” many times and there is a distinct flavor – maybe cinnamon or clove? Any idea?

  8. Thank you so much for sharing this recipe. My husband’s grandfather used to pick these up in a Brooklyn Bakery over 50 years ago. My husband always called them “feet” cookies because they looked like footprints. Savoiardi, is much more labor intensive and they do not have that that signature “ cracking”. I will be making them tonight. Thank you again and God Bless.

  9. GRAAAAZIEEEEE!!!!! Vivo all’estero da trent’anni e ho provato tantissime volte a trovare la ricetta di questi biscottoni della mia infanzia, ma non veniva mai quella meravigliosa crosticina lucida. Con questa ricetta mi hai regalato una gioia immensa!!!!

  10. GRAAAAZIEEEEE!!!!! Vivo all’estero da trent’anni e ho provato tantissime volte a trovare la ricetta di questi biscottoni della mia infanzia, ma non veniva mai quella meravigliosa crosticina lucida. Con questa ricetta mi hai regalato una gioia immensa!!!!

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