La ricetta che vi propongo è quella di una confettura leggermente aromatizzata: ho infatti pensato di aggiungere del cardamomo e un po’ di vaniglia per arricchire il gusto. Il procedimento da me seguito non è quello che prevede di lasciare i pezzetti di frutta e farli cuocere: preferisco di gran lunga la frutta frullata e procedere poi con la cottura. Probabilmente a seguito di tale procedura, questa confettura, diversamente da altre (tipo questa), non si addensa facilmente. Occorre quindi adottare dei tempi di cottura piuttosto prolungati (possono arrivare anche a un’ora), sebbene per facilitare l’ispessimento io abbia introdotto anche una mela.
La quantità di zucchero da me adoperata è circa pari al 40% del peso della frutta. Nondimeno, la dolcezza della confettura di pesche mi è sembrata adeguata. Questo però varia moltissimo a partire dal vostro gusto personale e dalla varietà di frutta utilizzata. Vanno bene diverse tipologie di pesche, io ho usato le classiche pesche gialle, sono ottime anche le nettarine.
Confettura di pesche ricetta
Ingredienti (per 4 vasetti medio-piccoli)
- 5 pesche di medie dimensioni (le mie pesate con la buccia erano 830 g)
- 1 mela golden
- 400 g di zucchero
- succo di 1 limone
- 3 bacche di cardamomo (facoltativo)
- 1 punta di semini di vaniglia (facoltativo)
Procedimento
1. Pestate il cardamomo per ridurre le bacche in polvere.
2. Sbucciate le pesche, tagliatele a pezzi e frullatele con lo zucchero, il cardamomo e il succo di limone filtrato.
3. Unite la vaniglia e cuocete la purea di pesca ottenuta, facendo attenzione a non superare i 110° per evitare il rischio di caramellizzare lo zucchero.
4. La cottura può portar via da 40 a 60 minuti. Abbiate l’accortezza di mescolare spesso. Per verificare che è pronta, fate la prova piattino: mettete un po’ di confettura su un piattino, poi inclinatelo: se scivola lentamente è pronta (una volta fredda sarà un po’ più densa).
5. Invasate la confettura in barattoli puliti, chiudeteli bene e capovolgeteli per creare il sottovuoto. Lasciateli riposare al buio fino a completo raffreddamento.
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