Uovo in camicia

Le uova in camicia (o uova affogate), sono un classico piatto della cucina internazionale. Le uova cotte in questo modo prendono il nome di “affogate” in quanto la cottura prevede l’immersione dell’uovo sgusciato nell’acqua bollente (in leggera ebollizione), resa leggermente acida dall’aceto di vino bianco (poco), in modo da far rapprendere l’albume intorno al tuorlo, creando una sorta di saccottino, dal cuore morbido e cremoso. Per far si che questo accada in maniera semplice e precisa, occorre seguire degli accorgimenti che spiegherò passo passo nella ricetta, vi assicuro che non vi è nulla di complicato, e in pochissimi minuti porterete a tavola un uovo caldo e cremoso da poter servire sopra il pane fresco o tostato, con una spolverata di pepe e a chi piace, di parmigiano. Semplice e goloso!

Curiosità: Il 9 maggio si festeggia la GIORNATA NAZIONALE DELL’UOVO, a cura dell’ambasciatrice Francesca Antonucci, come previsto dal Calendario del cibo italiano a cura dell’associazione italiana food blogger AIFB.

 

Uovo in camicia
Uovo in camicia

 

Uovo in camicia, ricetta perfetta

 

Ingredienti

  • Uova freschissime
  • Acqua, un litro e mezzo
  • Sale grosso, una manciata
  • Aceto di vino bianco, due cucchiai
  • Pepe nero macinato, una spolverata
  • Pane tostato, o panini morbidi

Preparazione

Per preparare le uova in camicia seguite alla lettera tutti gli accorgimenti che andrò ad elencare, e non avrete nessun problema nella riuscita della ricetta. Un consiglio: cuocete un uovo alla volta, per semplificare le cose.

Iniziamo:

  • Prima di tutto le uova devono essere freschissime, quando andate a rompere l’uovo per metterlo in una scodellina, il tuorlo deve assolutamente restare intero, e questo accade più facilmente se le uova sono fresche e tenute a temperatura ambiente. Se dovesse eventualmente rompersi il tuorlo, dovrete cambiare l’uovo. 
  • Prendete un tegame dai bordi alti, riempitelo d’acqua (circa un litro e mezzo), più acqua c’è e più starete comodi durante la preparazione. Salatela con una manciata di sale grosso, unite due cucchiai di aceto di vino bianco e portate ad ebollizione. L’aceto serve a favorire la coagulazione della chiara che dovrà solidificare intorno al tuorlo, che resterà invece cremoso. 
  • Quando l’acqua bolle abbassate leggermente la fiamma, deve bollire in modo dolce e leggero, è molto importante altrimenti rischiate durante la cottura, di far andare la chiara ovunque se l’acqua sobbolle con troppa violenza. 
  • A questo punto siamo arrivati al passaggio fondamentale: immergete un coltello o il manico di un cucchiaio di legno nell’acqua che sobbolle dolcemente, e girate, mescolate velocemente in modo da favorire un mulinello, una specie di vortice, quindi prendete la scodellina con l’uovo sgusciato e versatelo nel vortice d’acqua, vedrete che la chiara ruoterà subito e velocemente attorno al tuorlo rivestendolo e formando come un sacchetto. Andrà leggermente sul fondo, lasciatelo cuocere due minuti, tre al massimo, quindi scolatelo delicatamente tirandolo su con una schiumarola, e appoggiatelo delicatamente sul piatto con il pane.
  • Spolveratelo con del pepe macinato, se vi piace unite un po’ di parmigiano o pecorino grattato, e gustate l’uovo in camicia rigorosamente caldo, rompete con la forchetta il bianco e morbido involucro, e lasciatevi avvolgere dalla deliziosa cremosità del tuorlo, da gustare con il pane. Buon appetito! 

 

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