Off topic – Imperativo: RISPETTO…

Venerdì sera, mi sono imbattuta in una scena che mi ha intristita e mi ha tolto il sonno. Per poter trovare un parcheggio, ho girato il centro storico della città in cui vivo, per circa 1 ora. Ero con mio figlio (tredicenne) che ormai si era addormentato sul sedile accanto al mio. Girando con l’auto, avevo visto tanti giovani che godevano della serata, così come facevo io alla loro età.

Mi ero rallegrata e pensavo che tra pochi anni, anche mio figlio farà parte di questa realtà. Nei miei giri, avevo notato una ragazza (di circa 20 anni) accompagnata da due ragazzi, sembrava che uno di loro avesse bevuto un po’ troppo e, dopo alcuni giri, ho visto che anche la ragazza era un po’ “alticcia”. Alla fine, il destino mi ha portata a parcheggiare proprio dove sostava questo gruppetto composto da: un ragazzo che sembrava avesse bevuto, una ragazza che veniva sostenuta perché non si reggeva sulle sue gambe, ed un altro ragazzo che era evidentemente molto lucido. Avendo parcheggiato,  ho svegliato mio figlio che si è subito reso conto di ciò che stava succedendo. Il ragazzo “lucido” incoraggiava la ragazza a bere dicendole di bere ancora un po’ d’acqua (la bottiglia era evidentemente una bottiglia di birra) e l’altro la reggeva da dietro. Lei era davvero ubriaca, la facevano bere dalla bottiglia e lei emetteva dei suoni… non capivo se stesse ridendo o altro, ma era evidentemente ubriaca.
Mi sono chiesta cosa avrei potuto fare ma, essendo in compagnia di mio figlio, ho temuto che una mia reazione potesse esporlo a rischi. D’altro canto però la non reazione, mi ha resa complice di qualcosa che non so e che non saprò mai. Ho dato un’occhiata e mi sono allontanata sperando che, considerando la zona davvero centrale e piena di gente, qualche altra persona potesse bloccare ciò che ho visto e, soprattutto, ciò che spero non sia successo.
La notte ho faticato a prendere sonno, ho immaginato il seguito di quello che avevo visto, ho anche pregato ed ho pensato che forse sarei potuta intervenire… in fin dei conti quella ragazza rappresentava me, le mie nipoti, mio figlio, i suoi compagni di classe, ogni giovane che si affaccia alla vita “sociale”, ogni donna vittima di violenza… ma forse ho fatto bene ad essere prudente…
Il giorno dopo ho parlato a lungo con mio figlio, abbiamo parlato del rispetto, del sesso consenziente, del fatto che divertirsi possedendo chi non è capace di intendere e di volere, è davvero coprirsi di una colpa dinanzi al proprio essere uomo e dinanzi alla Giustizia. Ne ho parlato anche con degli uomini adulti, genitori, e qualcuno di loro mi ha spiegato che per molti, soprattutto a quell’età, è comunque una conquista possedere una ragazza, anche se è completamente assente… A quei ragazzi, a quegli uomini che inducono una donna a bere vorrei dire: “Cosa provate a possedere una donna, che è così ubriaca da “vomitarvi” addosso? Avete mai pensato che quella donna, quella ragazza, potrebbe essere vostra madre, vostra sorella o, peggio ancora, vostra figlia?” Il mio impegno verso la società è e sarà anche quello di insegnare a mio figlio il rispetto per le donne, spero di riuscirvi…

Mi ero rallegrata e pensavo che tra pochi anni, anche mio figlio farà parte di questa realtà… (spero migliore…)

Rita di Salvo

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