E’ un piatto di cui vado molto fiera perché sembra veramente “da ristorante”. Per realizzarlo ho preso spunto da una ricetta intitolata “Illusioni sweet and sour” dello Chef Alfredo Iannaccone, che ringrazio per l’ispirazione!
Polpettine di cernia in panatura di grissini su coulis di melagrana
Ingredienti per 6 persone:
1 cernia da 1,2 kg circa
50 gr di grissini torinesi
La scorza di un limone
Un ciuffo di prezzemolo fresco
3 kg di melagrana
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaino raso di zucchero
1 cucchiaio di maizena
Olio d’oliva
Sale grigio
Pepe bianco
Preparazione:
Le parte più “antipatiche” di questo piatto sono due: sbucciare tutte le melagrane per ricavarne i chicchi e sfilettare e sminuzzare il pesce!
Se non siete pratici di sfilettamenti, chiedete al pescivendolo di farlo per voi (quantomeno eviscerà il pesce e lo dividerà in due parti): mi raccomando però, fatevi consegnare anche la testa!
Consiglio di sgranare le melagrane con dei guanti in lattice per evitare di fare annerire le dita.
Passare le due parti di cernia su una piastra bollente dalla parte della pelle per non più di 30 secondi: questo aiuterà ad asportarla.
Tritare al coltello la polpa di cernia e con l’ausilio di un coltello tirar fuori pure tutta la polpa della parte della testa.
Condire il pesce con un pizzico di sale grigio, il prezzemolo tritato finemente, la scorza di limone grattugiata, il pepe bianco ed un filo d’olio.
Mischiare e lasciare insaporire.
Con le mani, formare delle palline con il pesce (circa 30), grandi come una noce e di grandezza e forma regolari.
Tritare grossolanamente i grissini.
Passare le polpettine di cernia prima in dell’olio e poi nei grissini tritati e mettere da parte.
Sciacquare i chicchi di melagrana e frullarli lasciandone da parte solo una manciata che servirà per guarnire i piatti.
Filtrare il succo in un colino.
Sciogliere la maizena in qualche cucchiaio di succo, poi unire al resto del succo in una pentola con lo zucchero e l’aceto e lasciar cuocere finché non si addensa (circa 20 minuti).
Friggere in un filo d’olio d’oliva le polpettine a fiamma alta finché risultano leggermente colorare su tutti i lati (la cottura deve essere breve per lasciare morbido l’interno).
Prendere dei piatti fondi, versare un mestolo di coulis in ogni piatto e porvi sopra le polpettine con anche i pezzettini di grissino che si sono staccati in cottura.
Completare il piatto con qualche chicco crudo di melagrana.
ricetta sfiziosissima, brava
Grazie mille cara! 🙂
Questo è il sorprendente secondo piatto gustato durante la cena preparata da Stephanie. Si tratta di una portata estremamente elaborata, ma il cui risultato finale ripaga della pazienza impiegata (io mi sarei persa solo per sgranare i frutti!) non solo per il suo sapore, ma anche per l’aspetto estetico.
Le polpettine sono deliziose.
Come già detto per il primo, sono un’amante del pesce, e la cernia è uno dei miei preferiti: l’ho assaggiata preparata in diversi modi, ma mai trasformata in polpette profumate e croccanti. Gli aromi utilizzati nell’impasto si percepivano distintamente. Proprio per questo, ovvero per il sapore fantastico delle polpette, penso che l’unica sbavatura di tutto il menù sia stata l’eccessiva dolcezza della salsa al melagrana, buonissima in sè e per sè, ma tendente a “oscurare” la protagonista del piatto, la Sig.ra Cernia. Aperto il dibattito con gli altri giudici, si è sostenuto che sarebbe bastato metterne un pò meno. Questa soluzione potrebbe andare, anche se personalmente credo che il piatto sia estremamente equilibrato, anche nelle dosi, e nell’alternanza cremoso-croccante. A parte questa, davvero minima, piccolezza (altrimenti che giudici siamo?), il piatto è da applauso. Davvero.
Voto: 4.5/5 (un cucchiaino di zucchero in più o in meno non può contare così tanto!)
Grazie Ila!