Cavatelli alle lumachine di mare

Cavatelli alle lumachine di mare

Oggi, 3 gennaio 2016, si celebra la Giornata Nazionale dei Cavatelli, secondo il Calendario del Cibo Italiano lanciato per la prima volta quest’anno dall’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger), di cui sono orgogliosamente membro.
Ne approfitto anch’io, quindi, per dare il mio piccolo contributo con dei cavatelli (che a Ragusa, la mia città, si chiamano “causuneda”) preparati rigorosamente in casa e preparati con un condimento davvero insolito: delle deliziose lumachine di mare!
Mangio con piacere le lumache, sia di mare che di terra, ma essendo un po’ complesse da preparare in genere preferisco gustarle quando sono gli altri a cucinarle 😉
Ieri però c’erano queste belle lumachine dal pescivendolo, una rarità, prodotti che non si trovano quasi mai…e non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di prepararle al meglio!
I cavatelli alle lumachine di mare sono un piatto solo per buongustai: vedrete che successo!

Cavatelli alle lumachine di mare

Cavatelli alle lumachine di mare

Ingredienti per 4 persone:

Per l’impasto:

150 gr di farina di semola rimacinata
150 gr di farina tipo 0
1 pizzico di sale
Acqua q.b.

Per il condimento:

1 kg di lumachine di mare
1/2 cipolla
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaino d’aceto bianco
Peperoncino
Prezzemolo
Olio EVO
Sale

Preparazione:

Iniziamo dalla pulizia delle lumache di mare:
– tuffare le lumache in acqua bollente con un filo d’aceto e sbollentare per 2 minuti
– porre le lumache in un colapasta e lasciare intiepidire
– con uno stecchino per lumache, o con un semplice stuzzicadenti, tirare fuori le lumachine dai gusci, togliendo prima il tappo esterno
– eliminare l’intestino delle lumache (la parte molle) e premere per togliere il sacchettino nero
– sciacquare bene le lumache

Tritare finemente la cipolla e soffriggere in un filo d’olio EVO.
Aggiungere le lumache e far saltare a fiamma vivace per un paio di minuti.
Sfumare con il vino bianco.
Sciogliere il concentrato di pomodoro in un bicchiere d’acqua e versare sulle lumache, salare, pepare, abbassare la fiamma, coprire e lasciar cuocere per circa 1 ora (per fare ammorbidire le lumache), aggiungendo acqua se necessario.

Nel frattempo, preparare l’impasto dei cavatelli:

In una ciotola, miscelare le farine ed il sale e poi aggiungere l’acqua a filo mischiando con l’altra mano.
Quando l’impasto sembra omogeneo, continuare a lavorarlo su una spianatoia infarinata finché non risulta liscio ed elastico.
Formare una palla, avvolgere in pellicola trasparente e far riposare in frigorifero per 15 minuti.
Trascorso questo tempo, estrarre l’impasto dal frigorifero, tagliarlo in 4-5 pezzi e creare dei cordoncini.
Tagliare tanti tocchetti dai cordoncini e, con l’ausilio della forchetta o dell’apposito strumento, premendo con il polpastrello del pollice, creare i cavatelli.

cavati fagioli e cozze preparazione

Lasciare asciugare su un canovaccio o un piano ricoperto di carta forno infarinata.

Fare asciugare la salsa del condimento togliendo il coperchio finché si riduce a cremina.

Cuocere i cavatelli in abbondante acqua salata per un paio di minuti (finché non salgono a galla) ed aggiungerli al condimento.
Far saltare a fiamma viva qualche minuto, completare con prezzemolo fresco tritato e servire.

Cavatelli alle lumachine di mare

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

16 Risposte a “Cavatelli alle lumachine di mare”

  1. Ecco, io ho mangiato le lumache di mare due o tre volte in vita mia per lo stesso motivo… Ma le trovo deliziose, così come mi piacciono molto questi tuoi cavatelli. Bravissima!

    1. Sì, da noi sono rigorosamente rigati…e sono chiamati “i causunedda”.
      Grazie mille per i complimenti, è davvero un onore riceverli!

  2. Io provo parecchia invidia per la fortuna di poter reperire della materia prima così meravigliosa nella tua terra. Le lumachine di mare per esempio, che qui si, le abbiamo ma le devo cercare con il lanternino e non è detto che ci riesca. I tuoi cavatelli sono rigati, mi ricordano i malloreddus (che poi sono anche loro una derivazione delle paste trascinate). Bellissimi, perfetti, infilerei volentieri una forchettata dentro quel piatto…che gola.
    Grazie del bellissimo contributo Stephanie. Un abbraccione, Pat

    1. Grazie mille Patty!
      Anche qui le lumachine non sono per niente semplici da reperire…per questo quando le ho viste mi sono fiondata! 😀

  3. Non ho mai mangiato le lumachine di mare…ed ho imparato da te come si lavorano, molto interessante! Bellissime le foto dei cavatelli sono meravigliosi rigati!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.