Petto di tacchino al latte di riso

Petto di tacchino al latte di riso (per comodità lo chiameremo così perchè “bevanda vegetale a base di riso” mi sembra una definizione un po’ lunga. Io utilizzo il latte di riso che faccio in casa e che potete preparare anche voi seguendo questo link: http://blog.giallozafferano.it/marygraceincucina/2017/10/latte-di-riso.html).

Petto di tacchino al latte di riso
Petto di tacchino al latte di riso

Qualche giorno fa ho lanciato un S.O.S. attraverso la mia fan page di facebook ed alcuni hanno raccolto la mia disperata ricerca di nuove ricette da sperimentare perché, purtroppo, sono così a corto di idee e di fantasia (cosa insolita e preoccupante per me) che qualche volta rinuncio anche a cucinare e spizzico qua e là fino a sentirmi male, col rischio di avvilirmi ancora di più.

La ricetta originale, da cui ho estrapolato questa mia preparazione adattandola alle mie esigenze, potete leggerla qui: https://blog.giallozafferano.it/orecchietteeforchette/filetto-maiale-al-latte-rosmarino/

Mi ispirava davvero moltissimo ma non ho potuto utilizzare gli stessi ingredienti a causa delle mie numerosissime allergie.

Per fortuna, quando cucino qualcosa di gustoso, anche se “senza”, riesco ad accontentare i palati dei miei commensali e non devo necessariamente avere millemila pentole sui fornelli.

E’ una ricetta tanto semplice quanto gustosa ed io sono soddisfattissima di aver deliziato palato e sistema immunitario 😉

Ingredienti per 3 persone:

500 gr circa di petto di tacchino

1 rametto di rosmarino

1 spicchio d’aglio

250 ml di latte di riso (io lo faccio in casa con la mia ricetta)

4 cucchiai di olio extravergino di oliva

Sale e pepe q.b.

A piacere un po’ di succo di limone

Farina di riso quanto basta per “panare” le fettine

Come si fa il petto di tacchino al latte di riso:

Preferite il pezzo è intero perché potete tagliarlo voi stessi a fettine non troppo sottili. Altrimenti dovete accontentarvi dello spessore delle fettine già tagliate.

In una padella nichel tested, fate scaldare l’olio con lo spicchio di aglio schiacciato ma non privato della pellicola. Nel frattempo disponete poca farina di riso* in un piatto piano e passateci le vostre fettine, una alla volta, cercando di infarinarle completamente. Una volta pronte, mettetele nell’olio caldo della padella e fatele rosolare per qualche minuto da ogni lato. Non fate bruciacchiare la farina. A questo punto aggiungete il latte di riso, il rametto di rosmarino, un pizzico di pepe e un po’ di sale. Fate ritirare un po’ il latte di riso e aggiungete, operazione del tutto facoltativa, qualche goccia di succo di limone. Coprite la pentola e terminate la cottura a fuoco lento, fino a che il latte di riso non si sarà ritirato lasciando sul fondo una gradevole salsina.

Potete servire con un contorno di rucola e con una fetta di pane di riso per fare la scarpetta 😉

*io sono un po’ parsimoniosa e non mi piace lo spreco, quindi aggiungo farina poco alla volta per evitare di buttare quella che non utilizzo nella panatura. La farina di riso, oltre tutto, ha pure il suo costo e non possiamo permetterci di sprecarla.

 

Consigli pratici per la cucina nichel free:

  • utilizzare pentole e accessori nichel tested;
  • per la cottura della pasta, fate scorrere un po’ l’acqua del rubinetto prima di riempire la pentola;
  • aggiungere il sale nella pentola solo quando l’acqua bolle;
  • Se non avete testi da forno nichel tested, usate la carta da forno per rivestire quelli in vostra dotazione;
  • Evitare di utilizzare i fogli di alluminio sia per la cotture che per la conservazione dei cibi.

IMPORTANTE: per evitare spiacevoli conseguenze, leggere sempre le etichette degli ingredienti indicati e verificare che NON “contengono tracce di…” e che siano idonei al nostro regime alimentare.

Buon appetito da Mary Grace

Pubblicato da marygraceincucina

Creo e cucino tra le nuvole... cibo e fantasia: una miscela esplosiva e calorica! Il mio mondo è tra le nuvole, non perchè io sia svampita, o almeno non solo, ma perchè sono una sognatrice cronica e spesso i miei sogni li riverso in cucina, preparando piatti che finora hanno riscosso meritato successo. Forse perchè hanno come ingrediente principale il desiderio che tutto sia buono!