Conoscere il miele
In casa Martolina il miele non manca mai. I miei suocerini, grazie a un loro amico che lo produce, me ne procurano di ogni tipo, integrale, di castagno, di tiglio…
Sino a pochi mesi fa lo utilizzavo un po’… a naso e a palato… ma poi ho trovato un interessante articolo su un vecchio numero di Cucinare Bene intitolato proprio “Conoscere il miele”.
Ecco, ora ne so di più e devo dire che certe informazioni mi sono state davvero utili.
Ecco perché ho pensato di condividere anche con voi quel che ho imparato. Credo che, conoscere il miele, identificarne profumo e sapore e, soprattutto, saperne di più sul suo possibile impiego potrebbe essere utile anche a chi, come me, lo utilizza per dolcificare bevande, dolci o semplicemente da spalmare sulle fette biscottate. Pronti per la lezione per conoscere il miele un pochino meglio?
Il miele millefiori (derivato da nettare proveniente da fiori diversi) è quello più diffuso ed è indicato per qualsiasi impiego.
I mieli unifloreali, invece, hanno sapori molto diversi e utilizzi specifici.
Miele di acacia
Colore: giallo dorato, chiarissimo, trasparente
Consistenza: molto fluida
Profumo: tenue
Sapore: delicato
Impiego: per dolcificare bevande calde come tè, tisane, latte oppure per dolci da forno.
Da provare: su fette biscottate spalmate di burro, di ricotta o di mascarpone.
Miele di tiglio
Colore: trasparente, giallo dorato, a volte con riflessi verdolini
Consistenza: molto fluida
Profumo: intenso, ricorda un po’ il mentolo
Sapore: dolce ma con sfumature amarognole
Impiego: è ottimo per dolcificare bevande; si usa anche per aromatizzare verdure (cipolline in agrodolce, insalata di barbabietole o di cavolo rosso)
Da provare: unitene un cucchiaio a un bicchiere di latte caldo, bollito 3 minuti con qualche foglia di salvia. E’ calmante, sedativo, da consumare prima di andare a letto
Miele di agrumi
Colore: giallo chiarissimo
Consistenza: media
Profumo: intenso, di fiori d’arancio
Sapore: dolce e aromatico, ricorda le mandorle e la scorza di arancia
Impiego: si sposa con il gusto della frutta, ma anche con il maiale e l’anatra o con i formaggi erborinati (gorgonzola, roquefort) o stagionati
Da provare: sulla macedonia, sui fichi tagliati a metà, sulla polpa di cocomero a pezzi
Miele di castagno
Colore: scuro con riflessi rossicci (va dall’ambra intenso fino al marrone scurissimo)
Consistenza: semifluida (a volte può avere grossi cristalli irregolari)
Profumo: intenso, pungente, aromatico
Sapore: amarognolo, ricorda quello delle castagne arrostite
Impiego: miele da tavola o per cucinare piatti salati (ottimo con carni grasse e dolci, come quelle dell’agnello e del maiale, va bene anche su salsicce alla griglia)
Da provare: con i formaggi freschi come mascarpone, ricotta, pecorino poco stagionato
Miele di lavanda
Colore: va dal giallo paglierino chiarissimo al giallo ambrato (quando cristallizza è bianco)
Consistenza: media, spesso con cristalli piccoli
Profumo: fragrante, sa di erbe aromatiche e di fiori
Sapore: dolce (ricorda i fichi molto maturi) con sfumature acidule
Impiego: è adatto per cucinare la cacciagione, di cui corregge le note amarognole
Da provare: nel ripieno del fagiano, mescolato con mele e frutta secca, noci, prugne, fichi