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Pannocchie

All'inizio erano i Galletti. Poi arrivarono timidamente i Pandistelle. Poi uscirono dei sacchetti quadrati, dentro c'erano tre pirottini con dentro i baiocchi, o i ciocchini, o i canestrelli. Poi arrivarono le Macine, e poi loro le fantastiche Pannocchie.
Erano i primi anni '80, chi c'era ricorderà che la varietà di biscotti offerta nei negozi era assai ridotta, e vivevamo il lancio di ogni nuovo prodotto come uno straordinario, goloso evento. Parlo del tempo dei Ringo, degli Oro Saiwa, degli Urrà, dei Togo, dei Buana… di quei biscotti che se li lasciavi nel sacchetto mezza giornata si ammorbidivano subito e perdevano la loro croccantezza.
Insomma, oggi nei supermercati c'è una varietà straordinaria, ma per me rimangono impressi nella mente i sapori di quei biscotti che mangiavo da ragazzina, e riuscire a riprodurli in casa per me è un traguardo straordinario. Sul fianco delle confezioni c'era la ricetta, che iniziava con "Puoi farli anche tu con……

400gr farina 00
100gr farina mais bramata
150gr zucchero
140gr burro (o 110gr Cremolì)
50gr di latte (io di soia)
Un uovo
Una presa di sale
Una bustina di lievito (o cremor tartaro 10gr e bicarbonato 5gr)
Grattatina di bacca di vaniglia

Impastare velocemente tutti gli ingredienti, meglio se con la planetaria per non scaldare e sciogliere il burro.
Fare una palla e far riposare in frigo mezz'ora, dopodiché stendere all'altezza di 2-3mm, tagliare e disporre nella teglia.

Cuocere 30-35' a 170 gradi.
Sfornare, far freddare su una gratella ed assaporare i lontani anni '80.

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