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Latte di cocco fresco

Ricordo che il quando mia mamma comprava la noce di cocco era una festa. Mi piaceva tantissimo, per lei era un pensiero doverla aprire e rompere… Me ne sono resa conto solo ora quando l’ho comprata e avuto il pensiero di aprirla. Non è un lavoro facile e veloce, devi prima prendere un martello e un cacciavite o uno scalpello, forare i tre buchini che ha sulla sommità, mettere a sgocciolare il prezioso succo… poi rompere la noce, estrarre la polpa e sciacquarla, e finalmente E NO! devi togliere la pellicina scura altrimenti potresti masticarla per ore! Beh, secondo me il gioco vale la candela. Sebbene le noci che abbiamo qui siano assolutamente meno gustose di quelle che si possono assaggiare ai Tropici, penso che il cocco rimanga uno dei frutti più buoni e saporiti che la Natura ci offre. E avendo l’estrattore che fai, non provi a farci il latte? Certo! il latte di cocco fresco 🙂

Ho messo a bagno la polpa per 48 ore in frigorifero in un contenitore ermetico. Dopo questi due giorni ho pazientemente rimosso la pellicina scura con un coltellino, e ho tagliato a pezzi piccoli 150gr di polpa e sei datteri. Io ho un estrattore Huron 700, abbastanza potente, ma ha faticato, si è scaldato un po’ e si bloccava ogni tanto, costringendomi ad azionare il ciclo di rotazione inversa. Consiglio quindi di passare i tocchetti di polpa al mixer prima di inserirli nell’estrattore.
Attenzione a sciacquare bene la polpa per evitare che rimangano pezzettini di noce dura; e togliete attentamente tutti i semi dai datteri. Passate quindi nell’estrattore con filtro a maglia fine la polpa e i datteri con un terzo di 5-600gr di acqua, avendo cura che il vaso dell’estrattore non resti mai vuoto (aprendo cioè il rubinetto di uscita del succo solo alla fine – questa è una regola che si usa con tutti i succhi da fibre “resistenti”).
Ripassate altre due volte l’okara che esce, finendo l’acqua a disposizione.

Nota: il succo è buono molto freddo, perché per effetto dell’olio di cocco che contiene si addensa, tuttavia il grasso del cocco che si raccoglie e solidifica potrebbe dare una sgradevole sensazione al palato. Si può allora togliere il grasso che si forma dopo un paio d’ore di frigo, oppure consumarlo a temperatura ambiente.

Una volta estratto tutto il succo, raccogliete il prezioso okara e provate questa ricetta. Il sapore del cocco non si sentirà oramai granché, ma la fibra fa tanto bene 🙂

 

latte di cocco fresco
il processo di preparazione del latte con il mio Hurom 700

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