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Il burro di arachidi non fa male

Il problema è che siamo stati convinti dai film e dai media che il burro di arachidi faccia male. Il burro di arachidi, consumato nella giusta quantità, non fa male, anzi è molto più sano di altre creme industriali che generalmente spalmiamo sul pane.

Mi spiego.

La nostra idea dello stile di vita d’oltreoceano è immaginare l’americano obeso steso sul divano davanti la tv, con la pancia prominente su cui poggia secchielli di popcorn al burro e sale al caramello, patatine fritte, o mentre spalma grossi strati di burro di arachidi sulle fette di pane. In realtà, quella è la cosa più sana che sta mangiando.

Parlo del burro di arachidi “vero”, cioè quello che (le leggiamo le etichette, sì?) contiene il 99% di arachidi, oltre all’1% di sale, zucchero ed emulsionanti. Ci sono in commercio qui da noi diverse marche di burro di arachidi, ma purtroppo il più delle volte queste creme non contengono solo arachidi, ma si tratta di variegate emulsioni contenenti grassi più o meno esotici e più o meno saturi.

Quali sono le creme che generalmente spalmiamo sul pane?

Il burro ad esempio? Il burro contiene l’82% di grassi saturi e quindi un’ampia quantità di colesterolo.

La marmellata? In essa troviamo il 70% di zuccheri semplici, facilmente assimilabili e che quindi provocano un bel picco glicemico.

Per non parlare delle spalmabili al cioccolato, una che tra queste è la più nota contiene il 50% di zuccheri e circa il 30% di olio di palma (saturo anche lui), e il 5-6% di proteine.

Anche le creme più virtuose, tipo la Novi, che non contengono oli estranei ma solo l’olio contenuto nelle nocciole che ne costituiscono la base, sull’etichetta nutrizionale riportano 40% di grassi (appunto, da nocciole) e 30-40% di zuccheri. Le proteine? 10%.

Il contenuto calorico di queste creme al cioccolato è sempre intorno alle 580kcal x 100gr, ma come ben sapremo, l’apporto per il nostro organismo si misura anche in ragione di carico glicemico. E tutto questo zucchero….. beh, bene non fa, è riconosciuto.

E allora? Il nostro vilipeso burro dove si colloca? Le povere arachidi, da brave leguminose, oltre a proteine vegetali e grassi insaturi, contengono diversi preziosi aminoacidi, fibre, sali minerali (magnesio, zinco, potassio) e una buona quantità di vitamina E tanto per confrontare l’apporto nutrizionale, basta fare un giro su Google per scoprire che esse contengono sì il 51% di grassi (insaturi), ma anche il 17% di proteine. E 25% di carboidrati, ma NON zucchero.

Ancora nel dubbio si cosa dare per merenda ai vostri bambini?

Procuratevi quindi:

250gr di arachidi non salate (se le trovate crude sgusciate sono perfette, o anche da sgusciare purché fresche, che non sappiano di rancido.

Un cucchiaino di sale

Un cucchiaino di zucchero

Un mixer potente.

Preparate le arachidi infornandole per un’ora a 100 gradi, forno ventilato. Questo per far sì che sprigionino gli aromi, e che l’olio naturalmente in esse contenuto si renda più fluido e quindi disponibile. Assaporate il profumo e resistete dal mangiarle calde.

Cercando poi, senza scottarvi, per quanto possibile di togliere le pellicine, che non sono amare né hanno sapore, ma renderebbero troppo scuro il vostro burro: versate le noccioline ancora calde nel vaso del mixer e aggiungete un cucchiaino di sale e uno di zucchero.

Fate andare un paio di minuti a impulsi, vedrete che man mano la polvere si addensa, finché non diventa una crema. La potenza del mixer è fondamentale, se avete qualcosa che vada a 1.000 Watt ci vuole un attimo. Al limite, se lo avete potete usare il Bimby. Se vedete che il vostro mixer stenta e comincia a scaldare troppo il motore aggiungete un cucchiaio di olio, di arachidi o di riso.

Lasciate freddare e chiudete in un barattolo.

Si conserva in dispensa anche due mesi, non essendoci liquidi non può muffire.

Per chi è attento alla linea, è utile considerare che un cucchiaio di burro equivale a un cucchiaio di noccioline da aperitivo (anche se almeno non ne contiene il sale….).

Con lo stesso procedimento possiamo preparare burro di nocciole, noci, mandorle… chiaramente, più olio contiene il frutto e tanto più facile sarà ottenere un burro cremoso. Se non viene ma resta terroso, aggiungiamo come detto un cucchiaio di olio (non acqua, altrimenti aggiungendo umidità rendiamo deperibile il prodotto).

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