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La chiffon cake è un dolce quasi mitologico, una ciambella alta e sofficissima che arriva dalla pasticceria americana e si contraddistingue per la sua delicatezza e morbidezza.

E’ perfetta per essere servita spolverata di zucchero a velo, da accompagnarsi a un tè o adatta per la prima colazione..

In America lo chiamano Chiffon Cake, dal nome della stoffa leggera usata per fare vestiti.Con questo nome vogliono infatti indicare la leggerezza del dolce che è così soffice grazie all’assenza di grassi vegetali. Infatti al posto del burro è usato l’olio e in più è prevista la montature delle le uova per dare più aria e morbidezza al dolce. Il risultato sarà un dolce morbidissimo, arioso e dal sapore molto delicato.

Chiffon cake

INGREDIENTI:

  • 6 ALBUMI + 6 TUORLI
  • 300 g DI FARINA 00
  • 300 g DI ZUCCHERO A VELO
  • 130 g DI OLIO DI SEMI
  • 180 g DI ACQUA TIEPIDA
  • 1 BUSTINA DI CREMON TARTARO
  • 1 BUSTINA DI LIEVITO
  • 1 SCORZA DI LIMONE GRATTUGIATA
  • 1 PIZZICO DI SALE

PROCEDIMENTO:

  1. Montate 6 albumi a neve con 150 g di zucchero a velo e una bustina di cremon tartaro che aggiungerete verso la fine.
  2. In un altra coppa montate 6 tuorli con 150 g di zucchero a velo restante, aggiungete la scorza di limone, il sale,l’emulsione di acqua fate amalgamare bene dopodiché aggiungete la farina setacciata e alla fine aggiungete la bustina di lievito.
    unite poco alla volta il composto di albumi ai tuorli e amalgamando bene dall’ basso verso l’alto.
  3. Versate il composto nel tegame della ciambella americana SENZA IMBURRARE E INFARINARE (IMPORTANTISSIMO!!)
  4. Infornare a 160° per circa un ora, forno statico.
  5. Appena sfornata capovolgere la ciambella su di una bottiglia per un’altra ora.
  6. Decoratela a piacere con un pò di zucchero a velo 🙂

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6 Comments on Chiffon Cake

  1. Buongiorno, mi puoi dire la grandezza dello stampo per torta americana che usi? Permettimi un’ altra domanda, ma la temperatura del forno non è troppo bassa? E se resta umida dentro o non cresce? Non vorrei sprecare gli ingredienti!
    Grazie mille.
    Luisa

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