Il giorno di Capodanno (Pablo Neruda)

Vi lascio i miei più sinceri auguri di Buon Anno…

“Il primo giorno dell’anno

Lo distinguiamo dagli altri come se fosse

un cavallino

diverso da tutti

i cavalli.

Gli adorniamo

la fronte

con un nastro,

gli posiamo sul collo sonagli colorati,

e a mezzanotte

lo andiamo a ricevere

come se fosse

un esploratore

che scende da una stella.

La terra accoglierà questo giorno

dorato, grigio, celeste,

lo bagnerà con frecce

di trasparente pioggia

e poi lo avvolgerà

nell’ombra.

Eppure

piccola porta della speranza,

nuovo giorno dell’anno,

sebbene tu sia uguale agli altri

come i pani

a ogni altro pane,

ci prepariamo a viverti in altro modo”

Il primo giorno dell’anno nuovo è esattamente un giorno come tutti gli altri. Siamo noi a dare un significato a questo giorno, a dare il valore di qualcosa di nuovo, abbiamo la consapevolezza e la speranza che è un giorno a partire dal quale si può ricominciare, possiamo cambiare qualcosa. Buoni propositi che a mezzanotte del 31 dicembre riversiamo nuovamente sul nuovo anno. Il senso di questa poesia di Neruda lo ritroviamo anche nella canzone “L’anno che verrà” Lucio Dalla :
“L’anno che sta arrivando
tra un anno passerà.
Io mi sto preparando,
è questa la novità”

Auguri di cuore da Marisa !

6 Risposte a “Il giorno di Capodanno (Pablo Neruda)”

  1. auguri di cuore anche a te…ti meriti tutto il meglio che la vita possa darti,sei una bella persona e al mondo d’oggi molto rara da trovare,ma io per fortuna ti ho incontrata 🙂 ti ringrazio per tutto quello che mi hai dato ed insegnato,è grazie a te che sono arrivata dove sono ora…ti abbraccio e ti bacio forte grande donna ^_^

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