Polpette di cavallo della nonna Esterina

Come molti piatti della nonna Esterina, le polpette di cavallo hanno qualcosa di magico. Per molto tempo, la mia mamma e mia zia hanno tentato di ripresentare lo stesso piatto a noi nipoti ma… niente da fare, le polpette di cavallo della nonna sono impareggiabili, tant’è che alla fine, le nostre mamme si sono rassegnate: compravano la carne e la portavano alla nonna, in modo che ci potesse preparare le polpette, così come le fa lei. Probabilmente, per noi, sono le più buone del mondo.

La nonna ha sempre posto una particolare attenzione a queste polpette, poichè nella mia adolescenza sono stata anemica per molto tempo e la carne di cavallo è quella con il più alto contenuto di ferro. Da un po’ di tempo, abitando lontane, non ho avuto modo di mangiare le sue, ma in una bella telefonata, tra le chiacchiere e le battute, mi sono fatta spiegare dettagliatamente come cucinarle e le ho volute preparare.

Il risultato è stato ottimo: le polpette di cavallo con la ricetta della nonna sono piaciute persino al Socio Liffo che, quando gli ho annunciato piena di entusiasmo il menù della serata, ha storto un po’ il naso, visto che non ama la carne di cavallo.

Non ci sono pretesti quindi: se vi piace la carne di cavallo, andate sereni, perchè vi piaceranno; se invece vi hanno consigliato di mangiarla ma non la amate, questo è un modo diverso per provarla che potrebbe farvela apprezzare. Buon appetito quindi! :-)

Polpette di cavallo della nonna Esterina

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polpette di cavallo della nonna esterina

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ingredienti | 3-4 persone

700 ml di passata di pomodoro
400 g di macinato equino scelto
6 patate medie
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
3 uova
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai rasi di Parmigiano Reggiano
2 cucchiai di prezzemolo tritato
una cipolla
uno spicchio d’aglio
un pizzico di origano
sale, pepe

poco pangrattato per impanare

procedimento

Pelare l’aglio, passarlo allo spremiaglio e radunarne la polpa in una terrina. Unire la carne equina, le uova, i tre cucchiai di pangrattato ed il prezzemolo, regolare di sale e pepe e amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Il risultato finale dovrà essere un composto più morbido possibile ed avere la consistenza minima necessaria per poter realizzare delle polpette*. Ricavare 8 grandi polpette con le mani, quindi rotolarle con delicatezza nel pangrattato per impanarle completamente e adagiarle su un vassoio in attesa della cottura.

In un tegame a bordi alti, fare appassire la cipolla tritata finemente con l’olio; introdurre le polpette, senza sovrapporle, e rosolarle a fiamma vivace, girandole spesso fino a doratura di tutti i lati. Aggiungere la passata di pomodoro, unire l’origano, regolare di sale e pepe, quindi coprire e proseguire la cottura a fiamma bassa per circa 40 minuti, girando le polpette di tanto in tanto.

Nel frattempo, pelare le patate, risciacquarle e tagliarle a tocchetti non troppo piccoli. Trascorsa la prima fase di cottura delle polpette, incorporare le patate e far cuocere per circa 20 minuti, o comunque fino a cottura completa delle patate, girando di tanto in tanto; negli ultimi 5-10 minuti di cottura, togliere il coperchio per permettere al sugo di addensarsi. Servire calde.

un consiglio in più

Ecco le raccomandazioni della nonna:

* La nonna Esterina consiglia di usare meno pangrattato possibile, poichè in cottura le polpette si rassoderanno e troppo pangrattato le potrebbe rendere troppo compatte e asciutte, facendo perdere la loro caratteristica morbidezza. Usatene meno possibile, quel tanto che basta a poter creare le polpette senza che vi si rompano in mano: se vedete che che il composto è troppo umido, aggiungetene poco alla volta fino ad ottenere il risultato auspicato.

La nonna Esterina dice di non farsi prendere dalla tentazione di usare tanto olio, perchè ritiene che la carne rilasci un po’ dei suoi grassi in cottura e, nel complesso il piatto potrebbe risultare pesante. Io ho usato 4 cucchiai di olio per rosolare le polpette ed usavo un tegame in alluminio non antiaderente, pertanto non dovrebbe servirvene di più, in particolare se usate una pentola antiaderente.

Infine, la nonna Esterina dice che si possono fare sia 8 grandi polpette, ma anche polpettine più piccole: io personalmente, in questo caso, le preferisco grandi, tuttavia, quelle più piccole si insaporiscono di più con il sugo, perciò sono consigliate in particolare a chi non impazzisce per la carne di cavallo. Ricordate, in questo caso, di ridurre il tempo di cottura.

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Polpette di cavallo della nonna Esterina

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