Paneda

A Reggio Emilia prende il nome di panèda, ma in realtà questa zuppa di pane è diffusa anche altrove assumendo nomi differenti. Anche la preparazione della paneda, subisce variazioni in base alle zone o, addirittura, delle famiglie o delle disponibilità della rezdòra (la massaia), anche se, di questi tempi, nonostante si parli tanto di crisi e di tempi bui, la preparazione di questo piatto povero è sempre meno frequente e resta appannaggio delle persone di una certa età, quelle che, ai loro tempi, hanno visto la paneda come una consuetudine invernale.

Non solo: la paneda, proprio perchè piatto umile della tradizione contadina, poteva subire variazioni all’interno della stessa famiglia, in base a quelle che erano le disponibilità del momento, ma il comune denominatore restava comunque il pane raffermo, ormai troppo duro, ed il brodo (molto spesso l’acqua di cottura delle verdure) o, addirittura, semplice acqua salata. E quando serviva tirare un po’ su qualche familiare malato, si ricorreva al Parmigiano Reggiano (principalmente le scorze) o si aggiungeva un uovo.

Ora siamo molto fortunati ed abbiamo molto di più a disposizione, anche se talvolta non ce ne rendiamo esattamente conto, ma la paneda, in Emilia, torna attuale in qualche menù di locande e trattorie di cucina tipica, con le opportune variazioni, volte ad arricchire questo piatto corroborante e sincero e rendendolo probabilmente un po’ più sofisticato .

Io preparo ancora la paneda, naturalmente nella mia personale versione, in quei giorni in cui ho bisogno di riscaldarmi un po’ e quando, magari, non ho voglia di un piatto troppo elaborato. Prediligo una cottura veloce, perchè mi piace sentire la consistenza del pane, tuttavia c’è chi preferisce che il pane si disfi con una cottura più lunga. Il confortante tepore della paneda si propaga per tutto il corpo, di quel calore che dura nelle ore e che rimane dentro, riscaldando, oltre che il corpo, anche lo spirito. :-)

Paneda

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paneda

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ingredienti | 2 persone

un litro di brodo
un panino raffermo
Parmigiano Reggiano (secondo i propri gusti)
pepe nero

procedimento

Tagliare il pane raffermo a fette o, comunque, in pezzi non molto grandi. In una pentola, portare ad ebollizione il brodo e, quando il bollore è ben accentuato, tuffarvi il pane e lasciar bollire per circa 5-10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Il tempo di cottura determinerà la consistenza del pane: regolarsi quindi con i propri gusti.

Collocare sul fondo del piatto di servizio le scorze di Parmigiano Reggiano, raschiate precedentemente nella parte più esterna e tagliate a pezzetti; in alternativa, distribuire sul fondo dei piatti scaglie di Parmigiano Reggiano, in quantità a piacere. Versare quindi il brodo ed il pane bollenti nei piatti individuali, spolverizzare con abbondante pepe nero e servire immediatamente.

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Paneda

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4 Comments on Paneda | Zuppa di pane reggiana

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