Erbazzone reggiano, ricetta tradizionale

L’erbazzone è una classica torta salata, ripiena di spinaci o bietole, tipica del Reggiano. Versatile, può accompagnare gli aperitivi, oppure fungere da goloso antipasto, da secondo piatto, da merenda. Nato povero ma – come spesso accade – divenuto icona gastronomica dei gourmet più incalliti, è gradito a tutti, grandi e piccini.

erbazzone reggiano

 

Ingredienti
Per il ripieno:
1,5 kg. di bietole o spinaci (già lessati)
80 g. lardo
60 g. burro
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai di prezzemolo tritato
100 g. Parmigiano-Reggiano grattugiato
1 uovo intero e 1 tuorlo
Noce moscata q.b.
Sale q.b.

Per la pasta:
300 g. farina tipo “0”
50 g. burro
1 noce di strutto
250 ml. di latte caldo
Sale q.b.

Per guarnire:
Lardo macinato q.b.

Preparazione
Lessate le bietole o gli spinaci (meglio se metà dell’uno e dell’altro) in acqua bollente; poi scolateli, strizzateli e lasciateli sgocciolare per mezza giornata.
In una padella antiaderente fate soffriggere il lardo, il burro, lo scalogno tritato fine e l’aglio pestato. Dopo pochi minuti mettete le bietole – ben tritate anch’esse – e fatele saltare in modo tale che perdano l’ultima acqua. Salate un poco e aromatizzate con noce moscata. Lasciate raffreddare il ripieno e, successivamente, unite il prezzemolo, il Parmigiano-Reggiano grattugiato e le uova. Mescolate tutto per bene.
Preparate la pasta amalgamando tutti gli ingredienti, versando lentamente il latte, fino a ottenere un impasto morbido ed elastico.
Dividete in due la pasta: una parte dovrà essere un po’ più abbondante dell’altra. Tirate la parte più abbondante a uno spessore di circa 3 mm. e, con essa, rivestite uno stampo ben oliato e le pareti.
Versate il ripieno nello stampo e livellatelo.
Stendete la seconda sfoglia sul ripieno. Bucherellate la superficie con una forchetta, sia prima che a metà cottura. Comprimete bene la pasta in prossimità dei bordi. Per guarnire mettere sulla superficie dei pezzetti di lardo macinato.
Cuocete in forno caldo a 220°  per circa 30 minuti.
Lasciate intiepidire prima di tagliare le fette e servite.
Il giorno dopo, appena riscaldato, sarà ancora più buono. Provare per credere.

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.

4 Risposte a “Erbazzone reggiano, ricetta tradizionale”

  1. Amo le ricette tradizionali di casa, e vedere quanta differenza ci sia tra una famiglia e l’altra, pur mantenendo inalterata la sostanza del piatto. Nella tua famiglia lo strutto è andato sostituendosi col burro, nella mia – con generazioni di intolleranti ai latticini alle spalle – con l’olio.
    In ogni caso percepisco la consistenza croccante della pasta, che è la cosa che dell’erbazzone mi fa impazzire. Grazie per aver partecipato alla Giornata Nazionale!

    1. E’ stato un piacere poter contribuire alla riuscita della Giornata Nazionale dell’erbazzone. Per noi è un piatto speciale, che accompagna spesso i nostri pasti. Alla prossima.

  2. Quella crosticina mi mette una voglia di rifarlo *.* Devo provare con la tua versione di impasto esterno 🙂

  3. Ciao! ho avuto una visione con questa crosticina sul tuo erbazzone!
    La cosa di cospargere del lardo macinato sulla pasta mi è nuovo ma vedendo le foto posso dirtiche devo provarla!
    S’impara sempre qualcosa, sopratutto di chi come te, l’erbazzone lo fa da sempre.

    Grazie

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