LE ANGURIE IN VIVA LA VIDA DI FRIDA KAHLO – Il cibo nell’arte

Eccomi puntuale con il mio appuntamento “Il cibo nell’arte”. Oggi vi parlerò di una pittrice messicana, della sua vita fatta di lotte, sofferenze e tantissimi autoritratti e del suo dipinto “Viva la Vida di Frida Kahlo” dove vengono rappresentate le angurie.

Ad un primo impatto, il dipinto potrebbe sembrare una semplice rappresentazione di natura morta, anche se per Frida Kahlo era natura viva, tuttavia per capire meglio il significato bisogna fare un passo indietro e parlare della sua vita e di quello che ha caratterizzato la sua attività pittorica.

Piccola premessa, mai fermarsi alle apparenze, qualche anno fa, durante una conventino, mi erano stati offerti dei biglietti per la mostra di Frida Kahlo allestita al Palazzo Ducale di Genova, molto ignorantemente, e non mi vergogno ad ammetterlo, non ci sono andata perchè non capivo i suoi quadri, non mi piacevano i suoi autoritratti, una sorta di pregiudizio. Oggi, a distanza di quattro anni, mi mangio le mani, perchè sicuramente avrei potuto capire meglio quello che lei ha cercato di rappresentare e raccontare attraverso i suoi dipinti e come spesso avviene per i geni dell’arte, quest’ultima è l’unica forma di evasione e amore che hanno per non sprofondare nella solitudine. Fatta questa premessa, che mi sembrava doverosa, passiamo alla sua storia.

Le angurie in Viva la Vida - Frida Kahlo
Le angurie in Viva la Vida – Frida Kahlo

Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, conosciuta come Frida Kahlo, nacque il 06/07/1907 a Coyoacán, in Messico, da tedesco-ungheresi e madre messicana. Fin dall’adolescenza manifestò un carattere forte e deciso, nonostante i suoi problemi di salute (spina bifida), oltre che ha un talento innato per la pittura.

I suoi primi dipinti, risalgono al periodo in cui si legò ad un gruppo di studenti sostenitori del socialismo nazionale che si contraddistinguevano da un berretto. Frida iniziò a dipingere i ritratti dei compagni di studio.

Tuttavia tre anni dopo, un evento segnò per sempre la vita e la carriera artistica di Frida. Frida assieme al suo amico Alejandro furono vittime di un incidente stradale tra l’autobus che li trasportava ed un tram. Le conseguenze per Frida, furono gravissime, colonna vertebrale spezzata in più punti, rottura del femore e delle costole, frattura in diversi punti della gamba sinistra, osso pelvico spezzato ma quello che più compromise il suo stato di saluto fu il corrimano dell’autobus che le entrò nel fianco.

L’incidente le costò 32 operazioni nel corso della sua vita e anni di riposo forzati a letto con il busto ingessato. Ed è proprio in questa occasione che per non sprofondare nella solitudine, iniziò a dipingere. I suoi genitori le regalarono un letto a baldacchino con specchio così che lei potesse vedersi e dei colori.

Iniziò così la lunga serie di autoritratti, in quanto, come lei stessa disse, lei stessa era il soggetto che meglio conosceva. Attraverso i suoi dipinti possiamo ripercorrere la sua vita tra il dolore fisico, come l’incidente o l’aborto, e quello interiore come il tradimento di suo marito Diego Rivera con sua sorella Cristina Kahlo.

Nel 1954 a soli 47 anni, Frida Kahlo morì per embolia polmonare e otto giorni prima, dipinse il quadro di cui oggi vi parlerò, ossia “Viva la Vida”, uno dei pochi quadri dove c’è la firma della pittrice con relativo luogo è anno.

LE ANGURIE IN VIVA LA VIDA DI FRIDA KAHLO – Il cibo nell’arte

Il dipinto “Viva la Vida” è un olio su masonite (Frida Kahlo Museum Coyoacán, Messico), rappresenta una natura morta data da delle angurie, alcune intere altre tagliate a metà o a fette, con un un interno molto rosso e succoso. Le angurie hanno l’aspetto di essere molto appetitose e ricche di gusto, come ricca ed intensa è stata la sua vita. Difatti si pensa che il dipinto risalga al 1952, tuttavia, otto giorni prima di morire aggiunse la scritta “Viva la Vida – Coyoacán 1954 Mexico”, un incitamento, una sorta di dichiarazione, un inno alla vita,che nonostante il dolore fisico e psichico, non ha mai rinunciato a vivere fino in fondo.

Un dipinto che non conoscendo la storia potrebbe sembrare quasi banale, invece racchiude un significato profondo e forte, direi quasi commuovente, una sorta di testamento.

Prima di passare alla ricetta, vorrei terminare con le ultime parole che Frida scrisse nel suo diario, che spiegano tutto il dolore che ha provato nella sua vita. “Spero che la fine sia gioiosa e spero di non tornare mai più”

LE ANGURIE IN VIVA LA VIDA DI FRIDA KAHLO – Il cibo nell’arte

La ricetta che vi propongo oggi pensando proprio al quadro è una rivisitazione di un piatto tipico estivo, una caprese di anguria con mozzarella di bufala.

Un modo alternativo di gustare l’anguria e allo stesso tempo una versione alternativa della classica caprese con pomodorini e mozzarella.

La ricetta è semplicissima e vedrete che conquisterete anche i palati più scettici!

Caprese di anguria e bufala
Caprese di anguria e bufala

CAPRESE DI ANGURIA E BUFALA

Ingredienti per una 6 persone

1 anguria
2 mozzarelle di bufala
Foglioline di menta q.b.

Tempo di preparazione: 20 minuti

Esecuzione: semplice

Prima di iniziare dovete decidere se volete servirla nelle fette di anguria oppure su di un piatto di portata, perchè in questo modo taglierete l’anguria a seconda dei casi. Io vi propongo quella servita sulle fette di anguria.

Tagliate l’anguria a fette e ricavatene 6.

Con un coltello, togliete la polpa, quindi tagliate delle fette di circa un centimetro e con un coppapasta di 5cm. Ricavate delle fette. Togliete i semini neri e mettete da parte su della carta assorbente.

Prendete la mozzarella di bufala e tagliatela a fette di un centimetro e asciugatele con la carta assorbente e mettete da parte.

Prendete le fette di anguria pulite dalla polpa, asciugatele con la carta assorbente e tagliate le punte.

Adagiate partendo dall’alto, una rondella di mozzarella alternando una rondella di anguria.

Decorate con delle foglioline di menta.

Servite la caprese di anguria e bufala subito.

Buon appetito!

Elenuar

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Credits:

Frida Kahlo – Wikipedia

Chometemporary – Frida Kahlo

Frida Kahlo Fans

LoSbrogliaMente – Frida Kahlo

Pic by: Frida Kahlo Foundation

Pubblicato da lericettedielenuar

Creare in cucina mi rilassa e mi fa sentire creativa. Amo cucinare per me, la mia famiglia e i miei amici. Ho deciso di creare questo blog per condividere con voi le mie creazioni dolci e salate.