Non avrei mai pensato di proporre questa torta, poi è arrivato il contest itinerante, ecco il link, ospitato nei mesi di gennaio e febbraio 2017 sul blog della mia amica Serena, Cucina Serena, il cui tema è “Il piatto che vi rievoca felicità”.
Ho pensato per giorni e giorni il piatto, un momento particolare, una ricetta e poi mentre preparavo la polenta per il mio brasato, ho avuto come un flash back….
Mi sono ritrovata a casa con i miei genitori, quando ancora vivevo con loro, più precisamente in cucina seduta intenta a guardare mio papà che preparava una torta che ho sempre amato per la consistenza, la morbidezza, il sapore… “La putana” appunto.
La torta della domenica, ma anche della settimana. La torta che tutti i suoi colleghi amavano e gran voce richiedevano. La torta che io mangiavo appena tolta dal forno, scottandomi spesso dita e lingua. La torta che tutti adoravano in famiglia e ci rendeva felici e che mi ha reso felice prepararla per mio papà nel giorno del suo 75° compleanno.
E non nego che mi sta scendendo una lacrimuccia mentre sto scrivendo questo post….
LA PUTANA – Qualche curiosità sul nome
Questa torta dal nome insolito, è un dolce tipico vicentino, e la storia narra che mentre il ristoratore portava una fetta di torta ad un cliente, andò via la luce, il ristoratore inciampò, facendo volare la torta… ma quando la luce riapparse, la fetta si trovava perfettamente nel piatto ed il ristoratore molto sorpreso esclamò “La putana!”.
Vi sono diverse versioni di questa torta, alcune contengono le mele tagliate a pezzetti, altre non hanno uova, altre ancora hanno pezzi frutta candita oltre a quella secca. La base tuttavia, polenta, farina, latte e frutta secca non cambia, poi come avviene in ogni famiglia ci sono le varianti.
Ricordiamoci, infatti, che fa parte della tradizione contadina ed era una torta di riciclo, quindi alla fine uno ci metteva quello che aveva a disposizione in quel momento.
Io oggi vi proporrò la versione de “La putana” di Ottorino, il mio papy, realizzandola con gli stessi suoi ingredienti ossia la farina di mais bramata e non la fioretto ed il latte parzialmente scremato e non quello intero.
Sentirmi dire da mio papà che era buonissima, visto che tra l’altro era la prima volta che la preparavo, mi ha reso orgogliosa, anche se onestamente quella che faceva lui aveva quel tocco in più che io non sono riuscita a darle.
Un consiglio, la torta va mangiata rigorosamente calda o tiepida. Se vi avanza per i gg. successivi, riscaldatela per qualche minuto sul calorifero oppure in forno.
Ma ora passiamo alla preparazione.
LA PUTANA O TORTA DI POLENTA – Dolce tipico vicentino
Ingredienti per una tortiera del diametro di 24cm.
Per la torta
1,5lt di latte parzialmente scremato
300g. di farina di mais bramata
200g. di zucchero semolato bianco
150g. di farina bianca 00
150g. di burro
100g. di fichi secchi
50g. di uvetta passa
3 uova
1 tazzina di grappa
1 bustina di lievito per dolci
Per imburrare la tortiera.
Una noce di burro
2 cucchiai di pan grattato
Tempo di preparazione: 20 minuti + 60 minuti di cottura in forno
Esecuzione: semplice
LA PUTANA – Preparazione
Preriscaldate il forno in modalità statica a 180°.
Per prima cosa prepariamo la frutta secca.
E’ molto importante questo passaggio, in quanto eviterete di perdere tempo una volta che il composto sarà pronto e la polenta inizierà ad indurirsi, facendo più fatica a mischiare il tutto. Ve lo dico, perchè io ho proprio fatto così e ho sudato 7 camicie! 😉
In una ciotola, mettete a bagno l’uva passa con l’acqua calda per una decina di minuti.
Trascorsi i 10 minuti, scolatela, sciacquatela sotto l’acqua corrente, quindi rimetterla nella ciotola e unite la tazzina di grappa. In questo modo l’uva passa assorbirà la grappa.
Tagliate in quattro i fichi secchi e metteteli da parte.
Nel paiolo mischiate con una frusta la farina di mais bramata, la farina bianca 00 ed il lievito, preventivamente setacciati, e lo zucchero semolato.
Unite il latte a filo e continuate a mischiare con la frusta così da evitare il formarsi dei grumi.
Una volta unito tutto il latte, accendete il fuoco e continuando a mescolare per qualche minuto con la frusta. Una volta che il composto inizierà ad addensarsi, continuate a mescolare con il cucchiaio di legno. Ci vorrà molto olio di gomito!
Fate cuocere per 15 minuti.
Togliete dal fuoco, unite il burro tagliato a pezzetti e continuando a mescolare fatelo sciogliere completamente.
Aggiungete le uova, una alla volta, facendo assorbire per bene il primo uovo, prima di aggiungere il successivo.
In ultimo unite la frutta secca, i fichi e l’uva passa con la grappa.
Mischiate molto bene, così da ottenere un composto omogeneo e mettetelo nella tortiera, possibilmente a cerniera, precedentemente imburrata e poi cosparsa di pane grattugiato.
Fate cuocere in forno a 180° in modalità statica per 60 minuti e comunque fino a quando la superficie non inzierà a dorarsi.
Una volta cotta, fatela raffreddare si di una gratella, quindi tagliate “La putana” o torta di polenta e gustatela ancora calda o tiepida. Mi raccomando assolutamente no fredda!
Buona torta a tutti!
Elenuar
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Con questa ricetta partecipo al contest “Di cucina in cucina” Gennaio-Febbraio 2017”
Ele carissima bella la tua ricetta, l’avevo sentita nominare ma non la conoscevo in dettaglio. L’hai corredata della sua storia e l’hai resa personale mettendoci i tuoi ricordi di famiglia centrando perfettamente il tema brava! Grazie di cuore per la tua partecipazione ne sono felice. Un abbraccio enorme
Grazie Sere! Ti avevo promesso di partecipare e così è stato, e sono io a ringraziarti per le emozioni che ho ritrovato preparando questa torta! Un abbraccio forte forte. Ele
deve essere fantastica.
E bellissimo questo post, in bocca al lupo per il contest, e se partecipo anch’io….penso che una ricetta come la tua ha davvero tutte le carte in regola per vincere!
devo venire dalle tue parti per assaggiarla, mi ispira tantissimo!
a presto
Grazie Simona, che belle parole, mi fai commuovere. Per l’assaggio, quando vuoi 😉 E se partecipi anche tu al contest, vengo subito a curiosare. Ciao Eleonora