Crocchè di miglio e verdure

crocchè di miglio e verdure sono un secondo o un antipasto, realizzati con questo meraviglioso cereale, leggero e nutriente. Ho insaporito il miglio, con l’aggiunta di verdure e con tanto formaggio. Ho optato per la cottura al forno, il risultato è stato ottimo, se avessi fritto sarebbe stato eccellente. Questa ricetta, potrebbe essere un ottimo svuota frigo, per  consumare gli avanzi di ortaggi e verdure.

INGREDIENTI

200 g miglio decorticato

verdure miste: a secondo di ciò che avete e della stagione; io ho usato:

3 zucchine

3 patate medie

3 carote

un ciuffo e i gambi del sedano

mezza cipolla media

un uovo per amalgamare

abbondante parmigiano grattato

sale

pepe o peperoncino

brodo vegetale o di dado un mestolo

olio extra vergine di oliva

pane grattato per impanare

PREPARAZIONE

Iniziare a cuocere il miglio  a fuoco basso in acqua bollente e sale (va messa una parte di miglio per due parti e mazzo d’acqua, cioè 500 ml di acqua, in modo tale che una volta asciugata l’acqua sarà cotto anche il cereale).

Nel frattempo preparate il soffritto con olio extra vergine di oliva, cipolla e peperoncino.

Aggiungete poi le verdure che avete scelto (tranne le patate), lavate e  tagliate a piccoli tocchetti e lasciate cuocere.

Aggiungete il brodo e fate cuocere lentamente.

Sbucciate le patate e lessatele a parte in acqua.

Quando il miglio sarà cotto, mettetelo in una capiente ciotola, aggiungete le verdure, le patate schiacciate con lo schiacciapatate.

Fate intiepidire, aggiungete l’uovo ed il formaggio parmigiano grattato.

Formate dei  crocchè e ripassateli nel pangrattato.

Sistemateli in una teglia ricoperta di carta forno e cuoceteli a 180° per 15/20 minuti (a seconda del forno) girandole almeno una volta.

Se poi decidete di concedervi un momento di gioia infinita per il palato, allora friggete i crocchè in abbondante olio di semi di girasole bollente.

MIGLIO curiosità (notizie dal web)

Nell’alimentazione umana occidentale odierna il miglio ha interesse marginale, venendo impiegato per produrre farine e semole utilizzate soprattutto dalla cucina macrobiotica.

Il valore dietetico è elevato, per il discreto tenore in proteine (11% in peso) (simile a quello del grano), sali minerali e fibra grezza.

È inoltre ricco di vitamine A e del gruppo B, specialmente niacina, B6 e acido folico, calcio, ferro, potassio, magnesio e zinco. Per il suo elevato contenuto di acido silicico, e non salicilico come erroneamente altrove riportato, è spesso considerato un vero e proprio prodotto di bellezza per pelle e capelli, unghie e smalto dei denti, stimolandone la crescita. Il miglio non contiene glutine, per cui la predisposizione alla panificazione è minore rispetto alle farine di orzo, frumento e segale. Quando viene combinato con il grano (o la gomma arabica nel caso di prodotti per celiaci), può essere utilizzato per produrre pane lievitato. Da solo, può venire utilizzato per “schiacce” non lievitate.

Poiché nessuno dei tipi di miglio è strettamente imparentato con il grano, è un alimento indicato per i celiaci o per chi soffre di altre forme di allergie o intolleranze al glutine o al grano. Il miglio è anche un blando inibitore della perossidasi tiroidea, l’enzima coinvolto nella sintesi degli ormoni tiroidei (un recente studio[2] ha rilevato una stretta correlazione tra celiachia e tiroidite autoimmune nei pazienti in età pediatrica) e quindi non dovrebbe venire consumato in grandi quantità da chi soffre di problemi alla tiroide.

Nella medicina tradizionale cinese viene considerato un alimento tiepido, meno riscaldante dell’avena. Il suo considerevole contenuto in lecitina e colina lo rende particolarmente adatto alle persone sedentarie, chi è dedito a lavori intellettuali e ai convalescenti, nonché alle donne in gravidanza.

Essendo ricco di lipidi, lo stoccaggio sotto forma di fiocchi o farina è limitato nel tempo, mentre si conserva a lungo in chicco. È quindi consigliabile macinare i chicchi al momento dell’uso.

 

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