Junior Masterchef Puntata 1
Junior Masterchef Puntata 1

È iniziata ieri la prima edizione di Junior Masterchef Italia. Non sapevo a dire il vero cosa aspettarmi, ma il presentimento era buono. Vi dirò subito che le aspettative non sono state disattese, perché è un programma riuscito al 100%.

Junior Masterchef Puntata 1 – Nani o bambini?

La parte più importante la fanno ovviamente dei piccoli geni nani travestiti da bambini, sia chiaro, ma senza il bravissimo (adesso sappiamo che in fondo è un fanciullino anche lui) Alessandro Borghese e un Bruno Barbieri che riscopriamo in una veste da papà mancato (mi pare no?), questo programma non sarebbe lo stesso. La presenza della matrona di casa Bastianich per me è abbastanza marginale, almeno al momento, ma è troppo presto per parlare. Inizialmente pensavo che l’avessero messa lì per fare un po’ da mamma a questi bimbi, ma in realtà qui abbiamo due papà e uno Joe Bastianich 2, solo che non dice parolacce. Credo che fra i tre sia la meno “comprensiva”, ieri non ha dato il meglio di sè… ma si preannunciano grandi “Bastianichanate”! Andiamo ora alla puntata vera e propria!

La prima manche ha come protagonista la pasta fatta in casa. La prima bimba che viene chiamata, di cui perdonatemi non ricordo il nome, esordisce così : “So cucinare perché quando ero piccola che aiutavo mia mamma”, cara bambina, HAI 9 ANNI!  (più o meno), te la sei già bruciata tutta tra i 2 e i 3 anni la tua infanzia? Ok, ma non disperiamo su, gli altri saranno bambini normali, non è che sono tutti cosi “maturi”. Ecco mentre non ho finito di pensare questa cosa arriva il ragazzino che esordisce così: “Noi abbiamo preparato questo, poi abbiamo fatto quest’altro”. Ecco il bambino con il plurale maiestatis! Il bambino in questione è istriano, quindi mi chiedo, o lì parlano tutti così, o sente le voci, o ha gli auricolari, o si riferisce alle prove del piatto insieme ai genitori, 5 minuti prima dietro le quinte! Ecco.

Da qui in poi mi sono persa qualche piatto perché ero impegnata a scrivere su Twitter che Alessandro Borghese mi fa paura quando viene in avanti e muove tutti quei capelli. Mi intimorisce. Adesso arriva un bambinissimo con un’idea forse buona a cui il buon Barbieri dice “Hai fatto un po’ un azzardo eh?”, il bambino ancora si sta chiedendo cosa voglia dire “azzardo”, ha provato anche a chiederlo ai suoi compagni di merenda, ma niente. Poi arriva lui, il genio del male, Federico, no non è il dottorino, ma si presenta con un piatto che è proprio uguale a quelli che prepara il dottorino e come se non bastasse è proprio lui ad aggiudicarsi il primo grembiule! Sono perseguitata! Comincio a sudare.

Seconda manche: il dolce. Beh, vedendo le loro facce contente, appena vedono quella dispensa colorata, come quando Hansel e Gretel entrano nella casa di marzapane, mi dico, ecco questi bambini tireranno fuori tutta ma proprio tutta la loro dolcezza. La prima bambina, una romana, esordisce così: “Io il dolce lo faccio bene, ma che te ‘o dico a fa’”. Dicevo tutta la loro dolcezza. Ma si sarà un caso isolato, arriverà il bimbino dolce dolce che dirà una cosa tipo “A me i dolci mi piacciono proprio un sacco”. Spero quindi nel biondino che sta andando a mostrare il suo bel piatto. Il bambino con tipico e inconfondibile accento calabrese si presenta così: “Ho cucinato questo piaTTTo perCChè noi abbiamo origini canadesi”. Mi giro dall’altra parte, vedo se c’è qualcuno che parla al posto suo, mi chiedo imbarazzata perché questo bambino oltre al capello biondo meraviglioso non abbia preso almeno un minimo di accento canadese (forse dalla madre?) e invece abbia preso il meglio del genitore calabro probabilmente? Ma lui è fortissimo, è un bambino già vissuto, come tutti gli altri del resto, lo vedo mentre torna al suo posto e mi pare ancora più carino, fino a quando dice qualcosa con la parola “Curiosaggine” in mezzo! Tutti a commentare l’accaduto su twitter, ah ah ah curiosaggine, ma si è un bambino, “Bambino si dice curiosità su”. Ehm … Ehm il termine “Curiosaggine” esiste, ve lo volevo proprio dire ora! Dal vocabolario del Corriere della Sera:

curiosaggine

[cu-rio-sàg-gi-ne] s.f.
  • • Desiderio di conoscere i fatti altrui, per il piacere del pettegolezzo

L’autostima di quella metà di persone che seguono Masterchef, uscita illesa dalla prima prova, a questo punto si azzera. Si scavano fosse dappertutto.

E’ il turno ora di un fratello e una sorella, Matteo e Federica, quest’ultima è la prima a portare il dolce, un tortino, poi arriva il fratello con l’altro dolce, un tortino identico contornato da una salsa. Evidentemente la salsa ha fatto la differenza, visto che lui è passato e lei no. La sorellina dice : “Almeno uno di noi deve passare”, non oso immaginare a casa come li abbiano separati i due genitori! A questo punto della puntata sono già stanca, tra la mia pagina Facebook e Twitter non so più a chi dare i resti, e poi arriva lei, la bambina meravigliosa, che però dà un po’ di preoccupazioni quando dice: “Io a 18 anni voglio diventare Bruno Barbieri”, non so se deve preoccuparsi di più Barbieri o la mamma di questa bambina.

La terza manche riguarda le spezie. Ohhhh facile questa, dai un po’ di pepe nero, un po’ di basilico, rosmarino! No! Scelgono tutti cose tipo zenzero, cumino, cannella, curcuma, e poi a chicchi si, ma forse è meglio in polvere, sai mi serve per riempire ecc.. ecc.. ecc. Mi arrendo, io a 9 anni non sapevo nemmeno cos’era il cumino!

Vengono chiamati i bambini che si affronteranno in questa prova e vedo subito lei che mi ruba il cuore, 8 anni e tanta tanta tanta roba da bambina! Lavinia (io avevo capito Vittoria boh – in foto). La mia preferita è lei! Tant’è che decido che anche se non sa cucinare le faccio fare una ricetta da mettere su LellaCook.

Ma ora la mia attenzione è tutta per la bambina un po’ pienottina ma simpaticissima, che alla domanda di Barbieri: “Ma tu cucini spesso?” lei risponde: “Si, sempre, devo cucinare per tutta la famiglia, ho due fratelli che mangiano come due (non ricordo con che animali ha fatto il paragone)”. Poi c’è lui, Lars, il mitico Lars, il più gettonato della puntata che soffre di crisi di ansia e quando la madre gli fa segno di girare quello che c’è in pentola, risponde anche lui col linguaggio dei segni ma si capisce benissimo cosa vuole dire: “No ma che? Stai zitta tu”. Il piccolo Lars porta un piatto con al centro un broccolone da guinness, tutto intero. Borghese gli dice qualcosa in merito al sale, e Barbieri prima di assaggiarlo dice al piccolo biondino di andare a prendere il sale, glielo fa assaggiare e Lars sprofonda, è zucchero, l’ha messo in pratica dappertutto. Esordisco io con un tweet che viene ritwittato anche da MasterChef Italia, dico sul serio: “Lars, non ti preoccupare, io una volta ho messo il latte di mandorla nel pesce al posto del vino bianco”.

Bimba bella super carinissima ora, Barbieri non apprezza il piatto: “Eh direi che qui hai fatto un super mappazza eh!” e lei : “Io parlo 5 lingue (ultimi residui di autostima esauriti), ma super mappazza che lingua è?” Ecco bambina, volevo dirti che se parli 5 lingue e non sai cosa vuol dire “super mappazza”, termine entro ormai di diritto nel vocabolario del poliglotta, non potrai mai trovare un lavoro decente da grande!

L’ultima di questa manche è lei la mia preferita Lavinia. Mette su lì due calzoni, Borghese li apre, la pasta perfetta, il ripieno perfetto, Borghese fa fatica a staccare la bocca da quella roba. È la prima del gruppo al prendere il grembiule!

L’ultima manche ha il pesce in tavola. Questi bambini sfilettano il pesce che nemmeno il mio pescivendolo, tanto è che spero vivamente che li stia guardando anche lui cosi una buona volta me lo sfiletta a “modino”.

Un bambino tanto ma tanto affettuoso vuole dimostrare a Barbieri quanto gli vuole bene e gli fa trovare una spina gigante dentro al raviolo! Il bambino passa, l’effetto terrore è riuscito. È il turno di mister furbo furbo che presenta qualcosa in crema “un po’ granulosa” di peperoni, quindi mi chiedo subito se l’effetto “un po’ granuloso” era voluto o meno. Ecco.

Protagonista della prova è Emanuela, la bimba già grande che oltre a cucinare, impiattare e servire, ha pure lavato tutta la sua postazione! Mamma ti chiedo perdono. Le selezioni sono finite, 14 i bambini che si contenderanno il titolo di primo Junior Masterchef d’Italia. Lidia Bastianich dice loro “Non mollate mai”. Certo Lidia, facile a dirsi, sai quante crisi depressive infantili adesso? Si un po’ tipo quelle di Beatrice.

È finito! Ora posso rilassare gli addominali! Grazie Masterchef! Molto molto molto bello! Ho detto una cosa seria finalmente.

 

 

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