PAPPA AL POMODORO (PANE PEMA)

Buon giorno oggi vi parlo di questa azienda che produce pane integrale in cassetta totalmente tedesca.. La storia delle aziende non è diversa dalle storie di vita, a volte il caso gioca un ruolo importante.
Quella di PEMA comincia da un malinteso linguistico. Mio padre Heinrich Leupoldt, con mia madre Alma, faceva il pasticcere continuando l’opera dei suoi genitori, Adam e Elise, che nel 1905 avevano aperto un negozio a Weissenstadt nel Parco Naturale del Fichtelgebirge.
Specialità i Lebkuchen, tipici dolci tedeschi di panpepato.
Un giorno legge che un’azienda dei dintorni mette in vendita macchinari per la lavorazione dei Lebkuchen e con l’idea di incrementare la sua attività di pasticcere, la compera. Subito dopo però scopre l’equivoco: si tratta di macchinari progettati per una certa qualità di pane nero, che in Boemia ha lo stesso nome dei dolci di panpepato.
Accetta il capriccio del destino, non si scoraggia e decide di mettersi a fare anche il pane. Lui è un pasticcere e sa lavorare di fino, conosce tutti i segreti della sua arte e li mette al servizio della nuova attività.
PEMA nasce così. E’ il 1950.
Il nome che mio padre sceglie è lo specchio del suo progetto: Pema in tibetano significa fior di loto e ha come significato simbolico la purezza. Una bella intuizione, vista con gli occhi di oggi. Tre sono infatti i principi-guida della nuova attività: usare cereali provenienti da un’agricoltura pulita, senza chimica, scegliere lavorazioni semplicissime, capaci di esaltare il gusto e di mantenere intatte le proprietà nutrizionali dei cereali e usare tutto il tempo che serve. Sono le regole per fare un pane buono. Ma anche un pane che fa bene.
Così Franz Leupoldt, l’attuale titolare, racconta gli inizi dell’azienda.
L’esperienza di Heinrich si concentra subito sulla lievitazione naturale, l’unica in grado di dare al pane un sapore inconfondibile, renderlo più digeribile e mantenerlo fresco a lungo. Mette a punto la “sua” ricetta. Da allora è rimasta immutata. Ed è un segreto di famiglia.
La freschezza del pane è per lui un aspetto fondamentale. Studia e realizza uno speciale confezionamento che, insieme alla pastorizzazione, permette di portare in tavola un pane fresco per molti giorni. Senza usare conservanti e additivi. Sono i punti di forza che mettono PEMA sulla strada maestra della qualità.
Franz Leupoldt entra in azienda nel 1960. Progetta macchinari in grado di automatizzare la produzione del pane, in particolare la cottura, una componente fondamentale della filiera. Il suo è un importante contributo tecnologico che traghetta PEMA dalla fase artigianale a quella industriale. Senza cambiare le regole e mantenendo intatta la qualità della produzione.
Franz Leupoldt, aggiunge, in chiusura, una considerazione.
Vorrei mettere l’accento sul lato femminile di PEMA. La mia bisnonna e mia nonna hanno avuto un ruolo importante negli anni in cui l’azienda prendeva forma e cercava il suo spazio nel mercato. Oggi mia moglie, Laura Krainz, è al mio fianco nella direzione. Viene da Trieste, una città italiana dalle grandi tradizioni cosmopolite e ha portato in azienda una ventata di aria nuova. E’ suo il progetto di marketing che ha fatto conoscere PEMA ai mercati internazionali. E’ sua la responsabilità della comunicazione cui è affidato il compito di trasmettere l’impegno e i valori dell’azienda nel delicato confronto fra tradizione e modernità.
PEMA CLASSICO
PEMA PLUS
PEMA EXTRA
PEMA BIOLOGICO
PEMA SENZA GLUTINE
PEMA PRATICO
PEMA PER BAMBINI

Ve li presento con una mia ricetta tutta toscana LA PAPPA AL POMODORO, GUSTOSA SI PUO’ USARE COME PRIMO PIATTO O COME ANTIPASTO..

INGREDIENTI:
g. 150 pane toscano
g. 300 pomodori maturi
olio extra vergine d’oliva, sale, pepe
aglio, basilico

PREPARAZIONE:
Prepara i pomodori lavandoli ed immergendoli per 2 minuti in un pentolino d’acqua bollente, in modo che sia facile staccargli la buccia.
Taglia i pomodori a piccoli pezzetti e metteli in un tegame insieme a due spicchi d’aglio tritati grossolanamente, a delle foglie di basilico, sale e pepe.
opri il tegame e lascialo senza cuocere per 10 minuti, per permettere agli ingredienti di amalgamarsi meglio.
Dopo cuoci a fuoco dolce per 20 minuti.
Nel frattempo prepara il pane.
Non deve necessariamente essere raffermo: noi lo abbrustoliamo per qualche minuto per fargli perdere la sua umidità e farlo rimanere più saporito.
Controlla la cottura dei pomodori, che devono essere quasi disfatti, ed aggiungi due bicchieri di acqua calda.
Lascia cuocere ancora qualche minuto, spegni il fuoco e aggiungi le fette di pane abbrustolito.Copri e lascia riposare per un ora.
Trascorso questo tempo accendi il fuoco, mescola energicamente il pane fino ad ottenere una consistenza cremosa e fai cuocere per qualche minuto.
Regola di sale, pepe e olio extra vergine d’oliva a crudo.
La pappa al pomodoro è ottima calda soprattutto se usata come primo, ma si consuma anche fredda specialmente quando la si inserisce in dei buffet.pappa-al-pomodoro-gagliano
DAVVERO OTTIMA PROVATELA, QUESTA E’ LA DITTA http://www.pema.de/it

 

Pubblicato da lefantasticherecensioni

Da anni mi piace cucinare per me e i miei amici e parenti, sono sempre alla ricerca di materie prime e insolite per gustosissime ricette

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