In giro per il Galles, ultima parte

Eccoci arrivati all’ultima puntata del nostro viaggio in Galles, scusate per il ritardo ma non credevo di metterci cosi tanto tempo.

Ripartiamo oggi dal Brecon Beacon National Park, visitando Waterfall country, un’area naturalistica che comprende diverse cascate e percorsi immersi nella natura. La più famosa è Sgwd-y-Eira (in gallese) the Snow Waterfall, la sua particolarità è che vi si può camminare dietro.

Si lascia la macchina al parcheggio al costo di 4 sterline e un addetto del parco vi darà le indicazioni per la cascata. Ma qui parlano un inglese/gallese a noi poco comprensibile, abbiamo fatto un po’ fatica a capire. Ci sono due percorsi per arrivare alle cascate, uno passando in mezzo al bosco, costeggiando il fiume e un’altro molto più agevole che attraversa prati con pecore e cavalli al pascolo, che poi abbiamo fatto al ritorno.
Per arrivare alla cascata c’è poi un’altro tratto in discesa con diversi gradini.

Nel pomeriggio ci siamo diretti a Crickhowell, un paesino carino che avevamo visto per caso in una puntata di “The grand tour” (ex Top Gear).

Sconfiniamo in Inghilterra, per avvicinarci alla zona delle Cotswods, a cui dedicheremo completamente il giorno seguente. Abbiamo cosi deciso di dormire per due notti nello stesso posto, The bell hotel a Tewkesbury, albergo carino, con un ottimo pub, dove abbiamo cenato entrambe le sere.

Il distretto delle Cotswods è una parte collinare dell’Inghilterra sud occidentale, che comprende 6 contee e che possiamo definire proprio come la tipica campagna inglese, dove si trovano villaggi che sembrano sospesi nel tempo, con cottage e giardini curatissimi.
Sono molti i paesi dove fermarsi, ma noi abbiamo scelto di visitarne alcuni, avendo un solo giorno a disposizione.
Il primo di questi è Painswick, ma onestamente non mi ha convinto molto, sicuramente non è uno dei più affascinanti.
Seconda tappa Castle Combe.

Arriviamo poi a Bibury, classico villaggio da fiaba, ma assaltato dai turisti. Essendo uno dei paesi più conosciuti delle Cotswods. Infatti Arlington Row si dice sia la via più fotografata d’Inghilterra, con i suoi tipici cottage in pietra color miele, che risalgono alle fine del 1300. Ma fare una foto senza qualche persona davanti è quasi impossibile.

Ultimo ma per me il più bello è Lower Slaughther, attraversato da un fiume, dove si affacciano casette da sogno e anche i gatti sembrano finti… Camminando lungo il corso d’acqua si arriva ad un vecchio mulino.


Torniamo al nostro albergo per una bella cena, birra compresa 😉

Manca ormai poco alla fine del viaggio, ma restano ancora molti paesaggi spettacolari da vedere.
Ritorniamo in Galles e ci fermiamo alla Tintern Abbey o meglio i suoi resti. La prima abbazia cistercense costruita in Galles.

Se volete vedere qualcosa di molto simile, senza dover andare cosi lontano, in provincia di Siena c’è San Galgano.

Ma non divaghiamo e torniamo in Galles percorrendo il Gospel Pass, il passo più alto del Galles, a 549 metri. Bellissima vista sulla campagna circostante.

Continuando verso la cittadina di Hay on-Wye, abbiamo percorso la strada più bella di tutta la vacanza, attraversando i favolosi scenari del Brecon Beacon National Park.

Hay on-Wye, è conosciuta come la città dei libri, ad ogni angolo troverete una libreria. Famoso è il festival letterario che si tiene ogni anno tra fine maggio e i primi giorni di giugno.

Torniamo verso nord, per riavvicinarci a Manchester, manca ancora l’ultimo giorno per concludere la nostra vacanza.
Dormiamo al the Nags head, a Montgomery. Davvero un bell’hotel, trovato in super offerta la sera prima, sempre su Booking.com. Decidiamo di cenare nel loro ristorante, ma è domenica e come dicevo nel post mangiare in giro per il galles, è usanza servire il Sunday roast fino a tardi e quindi in molti posti, compreso questo, la cucina chiude prima del solito per la cena ed il menù è un po’ più ristretto. Nel nostro caso l’ultima ordinazione alle 19.30.
La camera è davvero spaziosa, per non parlare del bagno, tutto in ardesia, peccato che la stanza fosse bollente, abbiamo dovuto dormire con la finestra aperta e purtroppo la strada era molto trafficata. Colazione super abbondante come sempre, abbiamo preso una colazione dolce, con frutta, marmellate, brioches e una salata, ci hanno portato un tagliere con vari salumi e formaggi del posto, praticamente un’altra cena 🙂 .

Per l’ultimo giorno ci dirigiamo alla diga di Llanwddyn, che ha formato il lago Vyrnwy, percorrendo il ponte sulla diga e una strada immersa nel bosco.
Sempre procedendo verso nord est, ci fermiamo nella cittadina di Llangollen, davvero carina, per una passeggiata nel centro e lungo il fiume. È piena di negozietti dove poter comprare gli ultimi souvenir. Cosi finalmente ho trovato la calamita da aggiungere alla mia collezione, sul frigorifero.

Ultimissima tappa prima di arrivare a Manchester, a pochi minuti di auto, si trova l’acquedotto di Pont Cysyllte, la sua particolarità è che è il canale navigabile più alto del mondo, ci sono infatti apposite imbarcazioni che fanno giri turistici lungo i canali. Il ponte è percorribile anche a piedi ed è a filo dell’acqua, sconsigliato se soffrite di vertigini.
Bellissima vista sulle valli circostanti.

Ultimissimo appunto, mettete in conto un po’ di soldi extra per i parcheggi, in quanto sono quasi tutti a pagamento, Da 60 centesimi per un ora, fino ad arrivare a 5 sterline per tutto il giorno. Comunque hanno tutti dei bagni pulitissimi, quindi, sono sempre ben spesi.

Raggiungiamo il nostro hotel, Etrop Grange, vicino all’aeroporto, lasciamo i bagagli e riportiamo l’auto al noleggio.
Ceniamo al vicino the airport pub, originalissimo pub situato proprio a bordo pista dell’aeroporto, potete vedere atterrare gli aerei a pochi metri. Sarei rimasta li tutta la sera 😉 . Però la navetta dell’albergo aveva orari ben precisi ed è venuta a recuperarci al car Village.
Posso dire, che il servizio navetta gratuito è stata l’unica cosa positiva dei questo albergo, che abbiamo prenotato con larghissimo anticipo, per cercare di risparmiare qualche soldino. I giudizi erano abbastanza buoni, ma la nostra stanza era davvero orrenda, vecchia e mal concia e con un rumore di fondo davvero fastidioso.
Certo colpa anche nostra, potevamo farci cambiare stanza, ma all’inizio non abbiamo notato il rumore  costante. Risultato notte passata quasi in bianco, anche dovuto al caldo soffocante della stanza.
La mattina della partenza, la navetta ci riporta in aeroporto, dove facciamo colazione, in quanto in hotel sarebbe costata uno sproposito.

Per ora vi saluto, al prossimo in giro per..

Viviana – Le Cuoche Spaesate

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