In giro per il Galles, il tour continua…

Ben ritrovati a farci compagnia in questo giro per il Galles. 

Riprendiamo il viaggio con l’escursione al ponte del diavolo (Devil’s bridge) facendo una bella passeggiata immersi nella natura. Il primo percorso ha un costo di 3,75 sterline a testa e si impiega circa un’ora a percorrerlo. Vi sono svariati scalini e soprattutto una discesa di 100 gradini, continuativi e altissimi, ma non preoccupatevi al ritorno non li dovrete rifare in salita ! Quindi scarpe e abbigliamento comodo. 

È possibile vedere meglio il ponte facendo il secondo percorso, di una decina di minuti, al costo di una sterlina. Dovrete entrare in una specie di tornello, che si aprirà una volta inserita la moneta. Come si vede nella foto, sono stati costruiti altri 2 ponti sopra l’originale. 

Il ponte del diavolo ha ovviamente la sua leggenda, si racconta infatti che il diavolo abbia costruito questo ponte in una sola notte per aiutare una donna che non poteva attraversare il fiume, in cambio però avrebbe preso la prima vita che vi sarebbe passata sopra. La donna, astutamente, al momento di attraversare il ponte, lanciò un pezzo di pane e il suo cane passò per primo. Il diavolo infuriato per essere stato preso in giro, se ne andò e non mise più piede in Galles.

Ritorniamo sulla strada verso New Quay, fermandoci a fare qualche scatto al paesaggio.

Arriviamo al b&b prenotato la mattina stessa, il Summat else b&b. Ve lo consiglio, è proprio carino ed il proprietario è molto gentile, vi accoglierà con il suo cagnolino, un Chavalier king di nome P.J. se non ricordo male. Ottima colazione, posizione tranquilla, poco fuori New Quay.

Visto che è ancora presto decidiamo di fare una passeggiata sulla spiaggia non troppo distante. 

Qui le spiagge sono immense ma spesso semi-deserte. Frequentate principalmente da persone che portano a spasso il cane.

Abbiamo cenato poi al vicino Cambrian Inn & restaurant.

La mattina seguente, sempre accompagnati da una bella giornata di sole, andiamo a fare un giro a New Quay, verso il molo. Se avrete pazienza e fortuna potreste avvistare i delfini. Oppure, allo lo stesso scopo. è possibile fare un giro organizzato in barca. Per questa volta dobbiamo rinunciare, sarà per la prossima 😉 .

In mattinata ci dirigiamo verso il Pembrokeshire e raggiungiamo il faro di Strumble Head, la punta più occidentale del Galles e quella più vicina alla nostra cara Irlanda. Il faro si trova su un’isoletta collegata da un ponte, però non è visitabile. Ma la vista tutt’attorno è davvero spettacolare.

Con un’altra mezz’ora di auto, verso sud, arriviamo alla spiaggia di Abereiddy e con una breve passeggiata alla vicina Blue Lagoon. Una cava di ardesia, ormai abbandonata e ora allagata dal mare. Se siete coraggiosi potete buttarvi dalle sue pareti, ma l’acqua non è per niente calda e anche abbastanza profonda.

La giornata volge al termine ma manca ancora l’ultima tappa, Saint David’s, la più piccola città del Regno Unito, ma con una cattedrale gigantesca. Fondata da San Davide, patrono del Galles, nel VI secolo. Il paese è molto carino e la cattedrale è davvero imponente.

È ora di andare verso il b&b a Pembroke, High noon guest house. La sua particolarità è che i proprietari (una simpatica coppia) sono vegetariani, quindi per colazione non troverete bacon e salsicce (forse quelle di tofu).  Per il resto tutto nella norma, camera piccolina ma pulita.  

Per cena andiamo a piedi verso il centro e in circa 10 minuti arriviamo in Main street dove ci sono diversi posti dove mangiare. Anche Pembroke ha il suo castello ovviamente; abbiamo scattato qualche foto al tramonto. 

Siamo ormai a metà vacanza, ma ci sono ancora un sacco di belle cose da vedere !

Come ad esempio Bosherston lakes, meglio conosciuti come Lily Ponds, sono laghi artificiali in gran parte ricoperti da ninfee. Si può fare una tranquilla passeggiata intorno ai laghi, davvero semplice e rilassante, infatti abbiamo incontrato tantissimi anziani. Ad ogni angolo e scorcio viene voglia di fare una foto. 

Sempre in mattinata andiamo a Barafundle Beach, una delle più belle e famose spiagge del Pembrokeshire, situata in una baia da cartolina, con sabbia dorata.
Anch’essa come i laghi di cui parlavo prima, fanno parte del National Trust, un’organizzazione che si occupa di conservare e proteggere siti storici e naturali della Gran Bretagna (Scozia esclusa).

Alla spiaggia si arriva con una breve camminata che attraversa prati vicino a scogliere a picco sul mare. Veramente uno spettacolo ! A me è piaciuta moltissimo.
Al parcheggio mostrando l’ingresso per i laghi, si può entrare gratuitamente.

Proseguiamo la giornata, con un lungo tragitto in auto, circa 2 ore per arrivare ad un’altra famosa spiaggia: Rhossili Bay, nella Gower Peninsula.

Rhossili è stata nominata una delle 10 spiagge più belle del mondo, l’unica in classifica tra quelle europee. 

Però purtroppo il meteo non ci ha assistito (un pomeriggio in 10 giorni, non possiamo lamentarci). Una fitta nebbia avvolge la spiaggia, sferzata da raffiche di vento e pioggia intermittente. Quindi la nostra speranza di vedere dei surfisti (magari con pulmini volkswagen al seguito) è svanita. Spiaggia assolutamente deserta e desolata.

Una leggera pioggerellina (shower rain, come dicono qui) ci accompagna per un’altra ora, fino al nostro bed & breakfast, lAbercrave Inn, ad Abercraft. Nel paese non c’è assolutamente niente, tranne il loro pub-ristorante, che si trova di fronte allo stabile dove ci sono diverse camere.
Ottima cena e camera davvero spaziosa e confortevole, al piano strada, quindi senza dover trascinare le valigie su per ripide e strette scale, spesso ricoperte da moquette.  

Questa volta mi sono lasciata prendere un po’ la mano con le foto, ma a volte le immagini sono meglio di mille parole.

Vi aspetto per l’ultima parte del nostro viaggio in Galles (e non solo…)

Viviana – Le Cuoche Spaesate

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