Questo perché ovviamente c’era la necessità di conservare i cibi per lunghi periodi e le friselle duravano anche dei mesi, legate con uno spago fatto passare dentro al piccolo buco centrale e messe dentro ad orci di terracotta.
Le friselle sono fondamentalmente delle ciambelle che durante la cottura vengono tirate fuori e tagliate in 2 parti le quali vengono messe a finir di cuocere o a biscottare in pratica. Per tale operazione si usava (o si usa ancora credo) uno spago.
Sebbene ci siano diatribe varie circa l’origine, la terra a cui si attribuisce la nascita delle friselle è la Puglia e per confezionarle viene e veniva usata la farina di grano duro, come quella che ho usato io.
Dovremmo aprire un capitolo a parte sull’operazione da fare per bagnarle. Infatti esistono appositi contenitori di coccio composti da una parte dove viene fatta “affondare” la frisella per 3 volte, velocemente, in modo da non farla inzuppare troppo e da una parte dove si mette a scolare questa ciambella biscottata.
La mia ricetta delle friselle è con semola di grano duro acquistata ad un antico mulino e macinata a pietra e con pasta madre.
Di solito le freselle sono molto gradite nella stagione estiva servite con pomodorini, basilico e olio, naturalmente extra vergine di oliva.
Ricetta friselle con semola di grano duro e pasta madre
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INGREDIENTI :
400 gr di farina di semola di grano duro (io “Senatore Cappelli “)
300 gr di acqua
150 gr di lievito madre (rinfrescato ) o 5 gr di lievito di birra a cubetti
10 gr di sale
ESECUZIONE :
1) Rinfrescare il lievito con pari dose di farina 0, fare una palla e metterlo in luogo tiepido, (solo per la stagione fredda) coperto con un canovaccio.
Il lievito deve raddoppiare, ci vogliono di solito 3 ore.
2) Trascorso questo tempo, prenderne 150 gr e il resto metterlo nel suo barattolo di vetro, sciacquato con l’acqua bollente e asciugato, in frigo.
3) Impastare la madre, la farina e l’acqua (lasciarne un po’ per sicurezza nel caso fosse troppa ), per 10 minuti, fin quando la pasta non è bella liscia ; aggiungere poi il sale .
4) Far “puntare” cioè riposare l’impasto per 15 minuti e spezzare in 8 parti da 100 gr l’una.
5) Fare dei filoncini e dargli la forma di una pallina, pirlando, poi introdurre un dito nel centro e allargare il buco pian piano.
6) Far lievitare fino al raddoppio (con il lievito di birra ci vorrà molto di meno).
8) Infornare a 180° per circa 10-15 minuti.
9) Togliere dal forno e tagliare le friselle in senso orizzontale; rimetter infornare di nuovo a 180° per 10 minuti e abbassare poi a 160° per altri 15 minuti (aprire appena il forno per far uscire il vapore in modo che le friselle asciughino o meglio ancora metterle sulla griglia) .
10) Bagnare le friselle immergendole per 10 secondi in una ciotola piena di acqua fredda per 3 volte.
Io le apprezzo semplicemente con olio e pomodorini !