Con i primi caldi per me ha inizio la stagione dei pesti, che sia il classico genovese o quello di pomodori secchi (che io faccio spesso anche d’inverno (perché mi piace tantissimo). Ieri ho preparato, in vista di un pic-nic, fatto nel bosco sopra a casa dei miei, in Toscana, il pesto di fave o marò ligure.
Si tratta di un’antica preparazione che i pescatori usavano nel periodo primaverile, ottimo spalmato su crostoni, ma anche per condire la pasta, perché no, o magari una bella insalata di farro.
Nella ricetta classica si frullano, anzi pestano nel mortaio le fave privandole della loro guscio esterno più duro, io invece non ho buttato via nulla, anche perché avendo usato le fave surgelate le ho sbollentate. Se usate le fave fresche vi consiglio di sbollentarle per 1-2 minuti se volete anche voi utilizzare la parte esterna.
SE TI PIACE QUESTA RICETTA E VUOI RIMANERE AGGIORNATO SULLE MIE RICETTE SEGUIMI ANCHE SU FACEBOOK: LAPASTICCERAMATTA
Ingredienti
-
200 g Fave (fresche o surgelate)
-
50 g Pecorino romano
-
1/2 spicchi d'aglio (privato della sua anima verde)
-
qualche foglie di menta
-
qualche foglie di maggiorana
-
q.b. Olio extravergine d'oliva
-
q.b. Pepe nero
-
q.b. Sale
Preparazione
-
1) Avendo utiizzato delle fave surgelate,le ho prima sbollentate in acqua non salata per circa 7-8 minuti, se avete delle fave fresche (adesso sono di stagione) non serve sbollentarle nella ricetta classica.
-
2) Scolare, lasciando però un po’ della loro acqua, le fave, metterle nel mixer (o nel mortaio), e iniziare a frullare, unire l’olio extra vergine di oliva a filo, lo spicchio d’aglio a cui avrete tolto l’anima verde e avrete prima schiacciato, aggiungere le foglie di menta, la maggiorana e il pecorino e continuare a frullare a intermittenza per non far surriscaldare il nostro pesto di fave. Quando il marò è pronto salare e unire del pepe nero appena macinato.
