Polpette di ceci al forno, felafel rivisitate

ceci
I Ceci: alimento ricco di proprietà: abbassano i livelli di “colesterolo cattivo” nel sangue, contengono magnesio e folato (questo folato abbassa i livelli dell’ omocisteina che, in quantità eccessiva nel sangue, aumenta la possibilità di infarto e di ictus), sono ricchi Omega 3, fibre alimentari…
Ieri sera ne avevo voglia 🙂 e ho deciso di provare le felafel, piatto della tradizione araba. La ricetta originale prevede troppe spezie, e pur avendocele tutte non ne vado matta. Così ho usato la fantasia e ho sperimentato delle polpette ai ceci fantasiose :). A cottura ultimata devo dire che erano veramente di una bontà e prelibatezza uniche 🙂 🙂 🙂

Ingredienti
– 500 g di ceci (preferite sempre quelli secchi, o quelli cotti ma nel barattolo in vetro)
– prezzemolo
– curry
– mollica di pane ai 5 cereali (o qualsiasi altro pane)
– sale
– olio evo
– pan grattato
– salsa allo yogurt

PROCEDIMENTO
Bollite i ceci aggiungendovi del sale, o se avete quelli in barattolo scolateli e sciacquateli. Usate poi un frullatore a immersione, creando un composto non cremosissimo. Successivamente in un recipiente aggiungete i ceci, il prezzemolo tritato, il curry e la mollica di pane, se il composto è ancora troppo morbido usate del pan grattato. Lasciate riposare il composto in frigo. Passata mezz’ora, accendete il forno a 200° e preparate le vostre polpette che andrete a passare nel pan grattato. Adagiate su carta forno, unta leggermente con dell’olio evo, le polpette di ceci ultimando la preparazione con un filo d’olio evo su ognuna di esse. Fate cuocere per circa 20 minuti. Appena sono rosolate impiattate e servite con della crema allo yogurt. 🙂 🙂 :). Piatto veloce, nutriente e leggero 🙂 🙂 🙂

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.