La strazzata aviglianese

strazzata aviglianese

Il tema del mese per la rubrica L’Italia nel piatto  è un panino speciale la Basilicata propone  la strazzata aviglianese tipica del mio paese, la  sua tradizione rimanda subito alle nozze. Tradizione ancora oggi seguita nei matrimoni tra conterranei, infatti alla fine della festa al ristorante gli amici e gli invitati più cari si recano sotto la casa dei novelli sposi dove nelle ceste di vimini troveranno questo panino speciale, fatto da una focaccia al pepe e imbottito con caciocavallo podolico e prosciutto crudo, il tutto condito da litri e litri di vino e tarantelle per continuare la festa.
Il nome è  una nomenclatura antica a come si mangiava in origine,  la focaccia dalla tipica forma tonda e col buco, veniva strappata con le mani essendo un impasto soffice e spesso.Vi propongo la tipica farcitura, ma nel corso del tempo cerca di soddisfare tutti i palati con farciture alla frittata di peperoni, peperoni, mortadella arrostita, nutella, porchetta, insomma per tutti i gusti. Anche se per me la migliore è la classica. Ogni anno a Stagliuozzo, frazione aviglianese, viene dedicata alla strazzata una sagra a cui accorrono da tutta la regione.
Per la  storia sulla strazzata basta cliccare su questo link e avrete tutte le informazioni dai giorni più antichi “storia e variazioni “

INGREDIENTI
– focaccia di pane lucana, strazzata con pepe
– prosciutto crudo
– caciocavallo podolico

PROCEDIMENTO
1. La Strazzata, è una tipo di pane lavorato a mano, si ottiene sciogliendo il lievito nell’acqua tiepida mescolato con la farina. L’impasto sarà morbido e compatto. La farina deve contenere una parte di crusca che dà una colorazione alla strazzata leggermente più scura del pane. Nell’impasto verrà aggiunto il pepe nero, dopo essere stato rigorosamente macinato. L’impasto finale viene fatto riposare fino ad una completa lievitazione naturale e dopo aver effettuato un buco al centro viene cotto nel forno a legna.
2. Vengono poi creati dei triangoli imbottiti in abbondanza con caciocavallo e prosciutto crudo.

E ora vediamo i panini tipici delle altre regioni 🙂

Valle d’Aosta: Pane di segale con lardo di Arnad DOP, castagne e miele di castagno

Piemonte: Panino con hamburger di salsiccia di bra toma e cipolle caramellate

Liguria: Libretto con trombette trifolate 

Lombardia: Michetta alla Gonzaga 

Trentino Alto Adige: Bauerntoast 

Veneto: Panino al baccalà mantecato e fiori di zucca croccanti

 Friuli Venezia Giulia: Panino con cotto caldo in crosta di pane 

Emilia Romagna: Crescente bolognese

Toscana: Panino con lampredotto in zimino

Marche: Cacciannanze, la focaccia marchigiana

Umbria: Pan nociato con salsicce all’uva 

Lazio: Pizza bianca romana con la mortadella 

Abruzzo:Summer Burger 

Molise: Panonta di Miranda 

Campania: Panino con ripieno di peperoni friggitelli e pomodori 

Puglia: Panino con polpo arrosto e rucola 

Basilicata:La strazzata aviglianese

Calabria:  PITTA AVANTI FURNU CU PIPI E SARDI 

Sicilia: Pane cunzato all’Eoliana 

Sardegna: PANINO DI RICOTTA CON MUSTELA, RICOTTA AFFUMICATA, CREMA DI ASPARAGI SELVATICI, UNA LACRIMA DI ABBATTU E OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA PROFUMATO AL ROSMARINO 

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Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.

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