Crêpes al vino rosso aglianico del vulture con cavolfiore

crepes al vino
Non so dirvi da cosa e come è nata questa particolare ricetta. Amo il vino della mia terra e mi sono detta, perchè non provare a fare delle crepês, visto che è un vino fermo e corposo? Detto fatto 🙂 mi sono messa all’opera e le crepês sono riuscite alla grande, ma l’accostamento col cavolfiore, verdura dolce, ha fatto venir fuori un piatto molto particolare, per il palato una nuova sensazione di gusto. Bene se non avete il vino rosso Aglianico del vulture, vi consiglio un vino corposo e di ottima qualità per fare questo piatto. Siete pronti per questo particolare esperimento culinario?

INGREDIENTI
Per le crepês circa 20 con padella piccina
– 120 gr di farina 00
– 250 ml di vino aglianico del vulture (o un vino robusto e fermo)
– 1 pizzico di sale
– burro per padella
Ripieno di cavolfiore
– 1/2 cavolfiore
– 2 cucchiai parmigiano
– salsiccia lucana all’aglianico del vulture (o altro tipo di salsiccia o salume)
– sale qb
– pepe qb
– olio evo qb per condire

PROCEDIMENTO
Mondate il cavolfiore e sbollentatelo in abbondante acqua salata. Nel frattempo preparate l’impasto per le crêpes. In un recipiente aggiungete la farina, mescolando il vino e il pizzico di sale. La farina farà dei grumi, quindi munitevi di mixer e create un impasto omogeneo. Procedete alla cottura imburrando una padella antiaderente e versando il composto, più sottile è meglio sarà. Appena è pronto il cavolo, scolatelo e schiacciatelo per bene con una forchetta, aggiungendo la salsiccia lucana all’aglianico del vulture, del parmigiano grattuggiato e un po’ di pepe, mescolate il tutto.
Impiattate servendovi di un coppapasta alternando crepe e cavolfiore, oppure potete riempire come una classica crêpe. Un filo d’olio per condire e vi stupirete assaporando queste crêpes al vino rosso, aglianico del vulture con cavolfiore 🙂

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.