Cavolfiore con lampascioni e cruschi

Cavolfiore con lampascioni e cruschi

In questi giorni ho preparato questo piatto composto da due prodotti tipici lucani, un piatto molto nutriente oltre a essere poco calorico. Insomma 🙂 niente di meglio per cercare di perdere quei chiletti presi durante le feste. I cavolfiori li conoscete, ma i lampascioni? Il bulbo dei lampascioni, molto ricco di sali e di sapore amarognolo, è simile ad una piccola cipolla, e si sviluppa nel sottosuolo a 12-20 cm circa. Il consumo si esaurisce quasi completamente nel Sud dell’Italia, specialmente in Puglia, Basilicata e in Campania. Questo bulbo di cipolla nell’antichitĂ  era molto ricercato sia per le sue proprietĂ  benefiche per lo stomaco, sia per quelle diuretiche, sia per i suoi presunti effetti afrodisiaci.I lampascioni hanno una decisa nota amara con un retrogusto dolce e delicato (fonte paginemediche.it).
Quelli che ho utilizzato per questo contorno sono stati accuratamente preparati dai miei nonni e conservati sotto olio extravergine di oliva.
Bene ai lampascioni e al cavolfiore, ho dato il tocco lucano per eccellenza: i peperoni cruschi. A voi la ricetta velocissima.

INGREDIENTI 4 PAX
– 1 cavolfiore medio
– 20 lampascioni piccoli
– 2 spicchi aglio
– sale qb
– olio evo qb
– un pizzico di pepe nero
– peperoni cruschi tritati finemente qb

PROCEDIMENTO
Preparare questo contorno di cavolfiore con lampascioni e cruschi è davvero semplice e si accompagna bene sia a carne che pesce. Bene, iniziamo. Pulite il cavolfiore e aggiungerlo all’acqua appena bolle. Salate. Mettete in una padella a soffriggere l’aglio senza l’anima e aggiungete i lampascioni (potete anche tagliarli a metĂ  se non sono piccini), poi aiutandovi con una schiumarola unite il cavolfiore cotto. Pepate e spolverate con i peperoni cruschi macinati.

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiositĂ  per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.