Busiate con pesto alla trapanese

Busiate con pesto alla trapanese
Dopo la Basilicata, la mia personale medaglia d’argento per piatti e prelibatezze va alla Sicilia: terra che amo in maniera incondizionata. Grazie alle coinquiline che negli anni hanno attraversato la mia vita da emigrante ho imparato anche piatti impensabili della loro. Partiamo dalle Busiate che sono una pasta fatta in casa, lavorata attorcigliandola con un ramo di buso ( ora l’ avevamo già pronta, ma prima poi mi cimenterò 😉 ), e l’esaltazione viene data dal pesto alla trapanese, fatto da basilico, olio d’oliva, aglio, mandorle crude, pomodorini e pecorino grattugiato ( io ho utilizzato una qualità siciliana ).
E la cosa favolosa è che ne esce fuori un piatto gustosissimo con una preparazione velocissima, incredibile ma vero , se avete tutti gli ingredienti a disposizione provate per credere 😉 .

INGREDIENTI 4 PAX
Pesto alla trapanese
– 1 mazzo di basilico fresco
– 70 gr di mandorle pelate
– 200 gr di pomodorini
– 1 spicchio di aglio
– 50 gr di pecorino
– olio evo
– sale qb
– un pizzico di pepe

– 500 gr busiate

PROCEDIMENTO
Allora vi dico già che purtroppo non avendo il mortaio ho dovuto utilizzare il mixer, ma se ce l’avete, vi garantisco che il risultato è ancora più sorprendente.
Partiamo
1. Sbollentare le mandorle per privarle della buccia e grattugiate il pecorino.
2. Pestate nel mortaio l’aglio, il basilico e le mandorle aggiungendo 1 cucchiaio pieno di olio evo.
3. In un pentolino appena l’acqua bolle calate i pomodorini, pochi minuti, poi privateli della buccia e dei semi e aggiungeteli al mortaio
4. In una ciotola in vetro mettete il pecorino e versate il contenuto del mortaio aggiungendo sale, pepe e dell’alto olio.
5. In acqua salata, cuocete le busiate scolandole al dente (un bicchiere di acqua di cottura da parte) e conditele col pesto trapanese.

E se non avete il mortaio tutto nel mixer 🙂

Antonella

Pubblicato da lalucanaincucina

Mi chiamo Antonella e sono una lucana puro sangue appassionata da sempre di cucina. Mi piace mangiare bene, bere bene e viaggiare. Vivo da anni in Toscana e la mia terra vive nei mie piatti facendosi conoscere. E negli animi curiosi si insinua la curiosità per la bellezza di una regione sconosciuta e per quelle tradizioni che ancora sono radicate.