Zuppa di Esaù

Ho scoperto la zuppa di Esaù a cena di una cara amica a Pitigliano in provincia di Grosseto. Sono rimasta così entusiasta da proporla nel blog. La ricetta appartiene alle comunità ebraiche dislocate sul territorio, legata alla storia biblica di Esaù, il quale secondo le scritture vendette la figlia primogenita in cambio di un piatto di lenticchie.

Nessuno conosce la ricetta fedele alla tradizione, ognuno ha provato a ricostruirla più fedelmente possibile. Scopro dalla mia amica l’esistenza di molte versioni della zuppa di Esaù, alcune con lenticchie rosse intere, altre con decorticate (come la mia). Non è l’unica differenza, la versione tradizionale è con polpettine di carne.
Bacioni a presto!

Ingredienti per 4 porzioni generose
Olio extravergine d’oliva q.b
3 carote a cubetti
2 patate a cubetti
1 gambo di sedano
1/2 cipolla tritata finemente
1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
1,5 litri d’acqua
300 g di lenticchie decorticate
1 cucchiaio scarso di curry
1 cucchiaio scarso di cumino
sale e pepe q.b

Procedimento
Lavate sedano, carote e patate e da quest’ultime due eliminate la buccia.
Tagliate a cubetti le tre verdure.

Lavate accuratamente le lenticchie decorticate e versatele in una capiente pentola. Aggiungete a freddo le verdure a cubetti, cipolla tritata finemente e olio.

Fate insaporire a fuoco basso un minuto poi unite l’acqua e il concentrato di pomodoro.

Portate avanti la cottura a fiamma moderata per 25 minuti girando spesso, regolate di sale e pepe.

Inserite le spezie, cumino e curry.

Dopo altri 5 minuti assaggiate, se le lenticchie sono cotte la zuppa è pronta. Mi baso su tempi indicati sulla confezione dal produttore, voi regolatevi in base alla vostra etichetta. In caso di utilizzo di lenticchie intere ovviamente i tempi saranno più lunghi e qui entra in gioco la vostra esperienza.


Togliete la pentola dal fuoco e lasciate intiepidire, è il modo migliore per assaporare la zuppa in tutta la sua complessità di profumi vegetali e spezie. Scegliete il modo come servirla se in ciotole fonde o graziosi cocci.

Note: Le lenticchie decorticate dopo la cottura sono quasi ridotte in poltiglia, questa è la sua particolarità, non ho frullato nulla rispettando fedelmente la ricetta ricevuta dalla mia cara amica Leila.

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