Funghi chiodini con luganega

Come avrete ben capito io adoro i funghi e mi piace cucinarli in svariati modi. I funghi chiodini hanno un sapore intenso con un retrogusto amarognolo che si avverte meno negli esemplari più giovani. E’ un fungo che necessita di obbligatoria cottura, in quanto da crudo è tossico. Per questo tipo di fungo è prevista una precottura, dove l’acqua di cottura e formata dai funghi va buttata per eliminare il più possibile le tossine presenti. I funghi chiodini con luganega sono un secondo piatto autunnale molto gustoso ma a volte viene servito anche come ricco contorno. Ora passiamo alla ricetta…

Funghi chiodini con luganega

Funghi chiodini con luganega

Ingredienti per 4 persone:

  • 800 g di funghi chiodini già mondati
  • 1 cipolla
  • 600 g di luganega
  • 100 ml di vino bianco secco
  • 200 ml di salsa di pomodoro
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cucchiaino di prezzemolo fresco
  • sale e pepe q.b.

Preparazione:

Lavate e mondate bene i funghi chiodini, tagliateli a pezzetti (se sono piccoli potete anche lasciarli interi) poi poneteli da soli in una pentola e metteteli sul fuoco in modo che formino la loro acqua e la loro schiuma, dopo di che scolateli bene dall’acqua formata.

Sbucciate e tagliate ora la cipolla, mettetela in una padella antiaderente e fatela rosolare poi unite i funghi e fateli saltare per qualche minuto, ora unite il vino bianco e fatelo sfumare, arrivati a questo punto aggiungete la salsa di pomodoro, la foglia di alloro, un pizzico di sale e pepe, coprite con un coperchio e fate cuocere per 10 minuti circa.

Aggiungete ora la luganega tagliata a pezzi e proseguite la cottura per altri 25 minuti; ultimata la cottura aggiustate di sale e aggiungete un cucchiaino di prezzemolo fresco, fate insaporire per qualche secondo e servite.

Servite ben caldo.

Buon appetito!

E’ ottimo anche abbinato a polenta o a purè di patate.

5 Risposte a “Funghi chiodini con luganega”

    1. Scusami tanto per la mia ignoranza in questo campo, ma prima di scrivere mi sono informata da varie fonti tra cui wikipedia e tutti parlano di tossine di natura proteica idrosolubili, riporto qui la parte dell’articolo dell’enciclopedia che ho letto attentamente: “Contiene infatti tossine di natura proteica (“emolisine”) termolabili a 65–70 °C che si inattivano facendo bollire il fungo in acqua per 10-15 minuti. L’acqua di cottura va sempre buttata.” Però non essendo micologa, non mi ostino a dire che sicuramente è come riportano. Ciao e buona serata!

    2. Alessandro in ogni caso, come per tanti alimenti non bisogna consumarli in dose eccessiva, ma ti posso garantire che sono anni ed anni che nella mia zona cucinano questi funghi in questo modo e nessuno ha mai avuto un’intossicazione. Ciao

  1. La tua ricetta fa venire l’acquolina in bocca.
    Sono Anna e conosco i tuoi simpaticissimi genitori che sono in vacanza nello stesso mio albergo. Chissà magari un giorno potrò conoscerti di persona.
    Complimenti!

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