Taralli al primitivo di Manduria

biscotti al primitivo
biscotti al primitivo

I taralli al primitivo (di Manduria) nascono per caso, come quasi tutte e mie specialità. Io sono pugliese e nella mia regione, due sono le località che si contengono la paternità del primitivo: Manduria e Gioia del Colle. Taranto contro Bari. Io, che ho il secondo livello ais, ritengo che siano buoni entrambi, come sono buoni tutti i vini della mia regione, ma in casa,  consumo quasi esclusivamente il primitivo di Manduria. I taralli al primitivo, sono adatti ad una merenda veloce o ad un fine pasto, perchè con il loro sapore, secondo me, non si sposano per la colazione ma poi è una questione di gusti. Non ci sono uova nell’impasto e al posto del lievito, io metto il bicarbonato. Si preparano in pochissimo tempo e mantengono la loro fragranza per parecchi giorni, anche se in casa, non durano mai molto. Sono come le ciliegie: uno tira l’altro. Ecco la ricetta:(la base è un bicchiere come quello della nutella)

un bicchiere di zucchero (quasi pieno)

un bicchiere di olio di semi( io non metterei quello di oliva)

un cucchiaino di bicarbonato (raso)

4 bicchieri di farina (abbondanti)

zucchero di canna qb (serve per decorare i tarallini)

un bicchiere di primitivo (non colmo)

procedimento

Per prima cosa vi mostro cosa intendo per bicchiere

io ho messo in una ciotola prima i liquidi e poi i solidi. Ho impastato pian piano, aggiungendo per ultimo il bicarbonato e la farina. La farina deve essere aggiunta poco a poco. L’impasto deve essere compatto perchè deve consentire la creazione dei taralli. Un accorgimento riguarda l’olio. Più olio significa avere dei tarallini più friabili ma più calorici, io ho usato la quantità che ho mostrato nel bicchiere. Una volta preparato l’impasto

ho steso la carta forno sulle leccarde e ho cominciato a fare i tarallini, passandoli nello zucchero di canna ( eventualmente si può usare il semolato)prima di sistemarli  sulla leccarda

io consiglio di mettere lo zucchero poco per volta, per evitare sprechi

i tarallini vanno sistemati distanziati, perchè nella cottura, crescono. Io li ho sistemati sulla parte centrale del forno che era caldo (a 180) in modalità statica. Hanno bisogno di circa 15 minuti di cottura. Quando si escono sono morbidi e occorre aspettare prima di spostarli

biscotti al primitivo
biscotti al primitivo

sono una vera leccornia. In mancanza del primitivo, può essere usato un altro vino rosso, considerando però, che deve essere corposo e assolutamente non mosso. Non vi resta che provare

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taralli al primitivo
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