Purtroppo il carnevale è una di quelle feste che crescendo perdono un pò di significato. Oggi pensavo che sarebbe bello vedere sempre il carnevale con gli occhi di un bambino , meravigliarsi davanti ad un bel vestito da principessa e spaventarsi alla vista di un mostro spaventoso.
Per festeggiare il carnevale vi propongo la ricetta di due dolci tipici.
LE CHIACCHIERE
- 400 gr farina
- 80 gr zucchero
- 2 uova
- 50 gr burro fuso
- 1 tazzina vino bianco
- buccia arancia
- un pizzico di sale
- zucchero a velo
Formare un impasto dopo aver setacciato la farina e aggiunto il resto degli ingredienti.
La consistenza è simile ad una frolla,prima di procedere oltre con la ricetta fare riposare l’impasto per circa 30 min.
A questo punto stendere l’impasto per uno spessore di circa 3 mm , io ho usato la macchina per la pasta che mi ha aiutato ad avere uno spessore uniforme.
Con una rotella zigrinata formare dei rettangoli , praticare un taglietto al centro e passarci dentro la pasta come per formare un nodino.
Friggerle in abbondante olio e una volta raffreddate cospargerle di zucchero a velo.
Lo sapevate che le chiacchiere hanno diversi nomi , a seconda delle regioni italiane?
- bugie (Genova, Torino, Asti, Imperia),
- cenci o crogetti (Toscana)
- chiacchiere (Basilicata, Sicilia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Calabria, a Milano, Sassari e Parma)
- cioffe (Sulmona, centro Abruzzo)
- cróstoli o cróstołi o gròstoi (Ferrara, Rovigo, Vicenza, Treviso, Trentino, Friuli, Venezia Giulia)
- crostoli o grustal (Ferrara)
- cunchiell’ o qunchiell (Molise)
- fiocchetti (Montefeltro e Rimini)
- frappe (Roma, Viterbo, Perugia e Ancona)
- gałàni o sosole (Venezia, Verona, Padova)
- gale o gali (Vercelli e Bassa Vercellese)
- guanti (Caserta)
- gròstołi o grostoli (Trento)
- intrigoni (Reggio Emilia)
- lattughe o latǖghe (Mantova)
- maraviglias (Sardegna)
- rosoni o sfrappole (Modena, Bologna, Romagna)
- sfrappe (Marche)
- sprelle (Piacenza)
- risòle (Cuneo e sud del Piemonte)
- e ancora stracci, lasagne, pampuglie, manzole, garrulitas.
PIGNOLATA
- 250 gr farina 00
- 1 cucch. zucchero
- 1 cucch. lievito per dolci
- 3 uova
- un pò rhum
La pignolata è un dolce tipico delle due città dello stretto: Messina e Reggio Calabria.
Sono delle palline fritte che si possono glassare in diverso modo.
A me piace farla con la glassa al cioccolato e col miele , ma è molto buona anche la glassa al limone.
A mano o nell’impastatrice formare l’impasto e formare delle piccole palline – in frittura lieviteranno un pò.
Freggerle in abbondante olio e asciugare con della carta assorbente.
GLASSA AL CIOCCOLATO
- cioccolato fondente
- latte
A parte preparare la glassa.
Sciogliere il cioccolato al microonde o a bagnomaria e aggiungere qualche cucch. di latte.
Purtroppo in questa proceedura non posso essere precisa perchè le dosi dipendono dalla quantità del cioccolato e dalla quantità di burro di cacao presente.
Appena la glassa è pronta tuffarci dentro le palline un pò per volta e sistemarle su un piatto da portata.
GLASSA AL LIMONE
- 250 gr zucchero a velo
- 1 albume
- qualche goccia di succo di limone
Se volete provarla , potete fare la glassa al limone . Io quest’anno non l’ho fatta , però vi assicuro che è buonissima.
COPERTURA AL MIELE
- miele
Per fare quella al miele, invece , dovete semplicemente prendere dell’ottimo miele e scioglierlo.
Procedere tuffando dentro le palline e completare con degli zuccherini colorati.
[banner size=”468X60″]