Gnocco fritto emiliano ricetta senza strutto

Gnocco fritto emiliano | I pasticci di mamma Alex
Gnocco fritto emiliano | I pasticci di mamma Alex

Mio padre è della provincia di Reggio Emilia e la ricetta del Gnocco fritto emiliano è scritta da 40 anni nel ricettario di famiglia. Poteva forse mancare nel mio blog?

Prima di continuare,  ritengo doverosa una premessa importante: in Emilia lo si chiama IL GNOCCO e non LO gnocco, come invece richiederebbe una corretta forma grammaticale italiana. Consideriamola, se volete, una “licenza poetica”, concessa ad una particolare tradizione popolare protrattasi nel tempo e ormai consolidata ed accettata. Provate, quindi, ad utilizzare l’articolo LO davanti  alla parola GNOCCO EMILIANO parlando con un nativo dell’Emilia Romagna e lo vedrete inorridire inesorabilmente!

Detto ciò, chi lo fa benissimo è la mia mamma, genovese, che lo prepara da sempre nelle occasioni speciali ed ogniqualvolta si abbia voglia di un antipasto o anche di un secondo diverso dal solito.

Il Gnocco fritto emiliano è una sorta di pane che viene fritto e che si gonfia in cottura. Viene comunemente utilizzato per accompagnare salumi e formaggi. Io non mangio carni o insaccati, ma vi assicuro che con formaggi (sia freschi che stagionati) o con salsine varie lo apprezzerete tantissimo lo stesso. Ma è addirittura ottimo anche da solo. E poi uno tira l’altro! Garantito!

Come variante della ricetta tradizionale, poi, noi abbiamo provato ad utilizzare anche una parte di farina integrale nell’impasto e il risultato è stato davvero appagante!

GNOCCO FRITTO EMILIANO | ricetta senza strutto

Gnocco fritto emiliano | I pasticci di mamma Alex
Gnocco fritto emiliano | I pasticci di mamma Alex

Ingredienti:

  • 500 g di farina (per la versione semi-integrale: 300 g 00 e 200 g integrale)
  • 1 dado di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di sale(io rosa dell’Himalaya)
  • Olio di semi per friggere q.b.
  • 1 o 2 bicchieri di latte

Procedimento:

Disporre la farina a fontana col buco al centro su una spianatoia o su un piano di lavoro. Spargere il sale lungo i bordi alti (è molto importante che non venga a contatto col lievito durante l’operazione di impastatura).

Sbriciolare con le mani il cubetto di lievito al centro della fontana, versarvi sopra i due cucchiai di olio extravergine di oliva e cominciare ad impastare con le mani.

Unire a poco a poco il latte leggermente intiepidito ed amalgamare bene. Utilizzarne la quantità necessaria per ottenere un impasto liscio ed omogeneo, ma non appiccicoso.

Formare una palla e lasciare riposare per 15 minuti, dopodiché dividerla in piccoli pezzi e stenderla con l’aiuto della macchina per tirare la pasta. Si può fare anche col matterello, ma lo spessore ottimale, secondo mia madre, si ottiene passando la pasta attraverso il rullo della macchina regolato al 1° foro e, di seguito, al 3°. Comunque, alla fine, deve essere alta circa 2 mm.

Con una rotella dentellata, tagliare la pasta a losanghe dalle dimensioni di circa 12 × 6 cm.

In una padella dai bordi alti far scaldare abbondante olio di semi e, quando sarà ben caldo, immergervi le strisce poche per volta.

Dopo pochi minuti inizieranno a gonfiare, quindi girarle dall’altro lato.

Quando prenderanno colore, estrarle dalla padella con una paletta e adagiarle su carta assorbente per fritti.

Ripetere l’operazione fino ad esaurimento delle losanghe. Attenzione perché  la cottura avviene in tempi davvero rapidissimi.

Il Gnocco fritto emiliano è ottimo caldo (ma si può consumare anche freddo) accompagnato da formaggi e salsine.

Ideale come antipasto e secondo, si presta bene anche per una merenda golosa e c’è anche chi, addirittura, lo mangia a colazione il mattino dopo!


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2 Risposte a “Gnocco fritto emiliano ricetta senza strutto”

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