Turdiddri o turdilli calabresi – ricetta antica

I turdiddri o turdilli calabresi sono un dolce tipico natalizio in particolare della città di Cosenza. Simili a dei grossi gnocchi rigati, i turdilli si preparano con pochi semplici ingredienti, poi vengono fritti e ricoperti di miele di fichi oppure di api. Ci sono diverse ricette dei turdilli, che assumono anche nome diverso a seconda della zona: con o senza uova, con il lievito o con il vermouth, con il miele di api o il vino cotto. Io vi propongo la ricetta tradizionale antica, senza uova e senza lievito, con il moscato nell’impasto e la classica copertura con il miele di fichi che si usa nel cosentino.

Il miele di fichi è tipico di Cosenza, ma difficile da trovare e poco usato altrove, infatti l’altra versione più conosciuta dei turdilli è con il miele d’api con cui quello di fichi può essere sostituito, anche se non è proprio la stessa cosa, perchè è proprio il miele di fichi a rendere speciali e deliziosi questi piccoli dolcetti. Se proprio non trovate il miele di fichi vi consiglio almeno il miele di castagno, che ha un gusto più deciso ed aromatico rispetto al millefiori o al miele di acacia che sono più delicati.

Ingredienti per circa 1,2 kg di turdilli calabresi

  • 250 ml di moscato
  • 250 ml di olio extravergine di oliva
  • succo e scorza di 1 arancia non trattata
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 100 g di zucchero
  • farina 00 qb (circa 1 kg)
  • olio di semi per friggere qb
  • miele di fichi qb (circa 300 g)

Turdiddri o turdilli calabresi - Ricetta tipica per NataleTurdiddri o turdilli calabresi – Dolci tipici di Natale

  1. Fate bollire in un pentolino il moscato, l’olio, lo zucchero, il succo e la scorza di arancia e la cannella mescolando con un cucchiaio di legno, fino a raggiungere il bollore, poi spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
  2. Disponete la farina a fontana sulla spianatoia o per comodità in una ciotola, lasciandone un poco da parte in modo da aggiungerla all’impasto poco alla volta in base a quanta ne richiede. Formate una fossa al centro, versatevi lo sciroppo, amalgamandolo poco alla volta ed impastate, aggiungendo tutta la farina se necessario.
  3. Impastate il composto sulla spianatoia per una decina di minuti, fino ad ottenere un composto liscio e molto morbido ma lavorabile.
  4. Prelevate un pezzetto di impasto, arrotolatelo sulla spianatoia in modo da formare un bastoncino lungo dello spessore di 3 cm e tagliatelo in pezzetti di 3 o 4 cm formando dei grossi gnocchi. Non vanno fatti troppo grandi perché non cuocerebbero bene all’interno.
  5. Passate ciascun turdillo su una forchetta oppure sull’attrezzo per rigare gli gnocchi: strisciate i turdilli con due dita in modo da rigarli fuori e formare un incavo dentro, nel quale si raccoglierà il miele una volta ricoperti, una delizia!
  6. Man mano che procedete mettete da parte i turdiddri su un canovaccio o sul piano di lavoro leggermente infarinato in modo che non si attacchino.
  7. Scaldate abbondante olio in una padella capiente e friggete i turdilli poco alla volta fino a farli dorare uniformemente e cuocere bene all’interno, devono diventare piuttosto scuri, ma attenzione a non bruciarli!
  8. Mano mano sollevateli con una schiumarola e riponeteli in un contenitore con carta assorbente, per asciugare l’olio in eccesso.
  9. Una volta terminata la frittura fate raffreddare i turdilli a temperatura ambiente.
  10. Scaldate il miele di fichi, aggiungendo se vi piace anche un cucchiaino di cannella, in una capiente padella dai bordi alti, quindi tuffate i turdilli nella padella e mescolate in modo da ricoprirli completamente. Io lascio i turdilli nella padella fino a quando il miele non si rapprende, li rimescolo in modo che vengano ricoperti con uno strato più abbondante di miele e a questo punto li sistemo in un vassoio dai bordi leggermenti alti, che possa contenere il miele in eccesso man mano che cola sul fondo.
  11. Sistemate i turdilli uno sopra l’altro a piramide, lasciate asciugare il miele e poi serviteli. Potete anche decorarli con codette colorate. In mancanza di miele di fichi si possono ricoprire col miele d’api.

Prova anche i turdilli al forno

Turdiddri o turdilli calabresi - Ricetta tipica per Natale

16 Risposte a “Turdiddri o turdilli calabresi – ricetta antica”

  1. Una ricetta assolutamente nuova per me, mi piace moltissimo e sono felice di aumentare e ampliare le mie conoscenze in fatto di dolci tradizionali!

    baci

  2. Che strani… dall’esterno sembra un profiteroles ma all’interno sono sofficissimi come una torta.
    Davvero un mix di gusto incredibile.
    Ma quanto mi hai incuriosita con questa ricetta… 🙂

  3. non conoscevo affatto questa ricetta, mi piace molto e la trovo molto festaiola!!! grazie per essere riuscita a partecipare!!!

  4. Una delizia anche dalle tue parti… e una novità da me… Devono essere veramente gustose, del tipo ciliegine… una tira l’altra… Sicuramente!

  5. sono dei bocconcini deliziosi….uno tira l’altro! ma che belle le tradizioni nel periodo delle feste!
    brava
    bacioni

  6. Ciao, mi sono soffermata sulla tua ricetta perché ne cercavo una che prevedesse l’uso delle uova ma…pur essendo elencate fra gli ingredienti non le ho trovate nel procedimento. Ho letto e riletto temendo che mi fossero sfuggite ma…proprio non ci sono!… Il problema è che mia madre, che li ha fatti per anni, non ricorda più le dosi esatte. Vorrei rifarli e…cercando nel web, la tua foto è quella che più mi ricorda i “turdilli” della mia infanzia, che prevedevano anche l’uso delle uova. Ti sarei grata se volessi darmi delucidazioni. Ciao e…buone feste!

    1. Ciao Maria 🙂 Mi fa piacere che i miei turdilli ti ricordino quelli tradizionali e grazie per avermi segnalato questa imprecisione nella ricetta. In pratica gli ingredienti si impastano tutti insieme, quindi le uova vanno messe nella farina disposta a fontana sulla spianatoia e poi si versa lo sciroppo preparato prima e fatto raffreddare.
      Spero di aver chiarito il tuo dubbio, riscriverò meglio il procedimento. Buona preparazione dei turdilli e buone feste anche a te 🙂

  7. RICETTA MODERNA.
    la ricetta tipica usa appunto ingredienti tipici…
    specificatelo se no chi cerca la ricetta tipica e si trova il vermouth … che non centra un piffero e sinceramente svilisce a confronto con il moscato o il vino bianco tipico della zona di cosenza.
    non da fastidio, pero’ gia’ ci sono gli americani che ogni giorno ammazano al cucina italiana con il “parmesan” e “macaroni cheese” spacciandole per “tipiche” … poi ci mettiamo pure noi a spacciare per tipico cio’ che non lo e’…dai su!!

    1. Ciao Alex, grazie per l’accorata precisazione,sarà che mia mamma li ha sempre fatti col vermouth, ma aggiornerò con piacere la ricetta, anche a me piace rispettare le ricette tradizionali.

  8. Ciao Filomena, mi sono imbattuta per caso nel tuo blog. Ti faccio tantissimi complimenti!! ho provato alcune delle tue ricette che sono riuscite benissimo (pan brioche e altre). Sono calabrese, di Cosenza, e non sai quanto piacere mi ha fatto leggere le ricette della nostra tradizione. Solo un piccolissimo appunto: tra i dolci natalizi mancano gli “scaliddri” o “scalilli”!!! complimenti ancora, e stai certa che continuerò a seguirti e a consigliare il tuo sito

    1. Ciao Angela, grazie di cuore per i complimenti e per aver provato le mie ricette. Il tuo commento mi riempie di gioia perchè far conoscere le nostre ricette e le nostre tradizioni è quello che voglio fare col blog e sapere di riuscirci mi fa un enorme piacere. Le scalille e anche la pitta mpigliata, che sicuramente conosci, sono tra le prossime ricette da fare, farò il possibile per riuscirci quest’anno. Grazie ancora e continua a seguirmi 🙂

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