Leggenda narra che il giorno di Santa Cecilia una donna un pò sbadata avesse preparato l’impasto del pane ma, distratta dalla musica degli zampognari, fosse scesa in strada seguendoli per tutti i vicoli della città. Al suo ritorno a casa, l’impasto del pane era ormai troppo lievitato e per non buttarlo decise di riutilizzarlo suddividendolo in tante palline che poi calò nell’olio bollente e passò nello zucchero. I suoi bambini apprezzarono tantissimo queste deliziose palline di pasta lievitata e chiesero alla mamma come si chiamassero. La smemorata disse che si chiamavano Pittel (ossia una piccola focaccia, dato che in dialetto taantino la focaccia è chiamata “pitta”)
Pettole dolci di Santa Cecilia
COSA SERVE?
- 250 g di farina
- 200 ml di acqua tiepida
- 6 g di lievito di birra fresco
- 1 pizzico di sale fino
- 1 cucchiaino di zucchero
COME SI PROCEDE?
Attivare il lievito di birra. Sciogliere il lievito di birra in 50 ml di acqua tiepida e 1 cucchiaino di zucchero e far riposare il tutto per 10 minuti in modo che si formi una bella schiumetta (per scoprire tutti i segreti della attivazione del lievito di birra cliccate QUI ).
Preparare l’impasto delle pettole dolci di Santa Cecilia. Sciogliere il sale nella restante parte di acqua tiepida ed iniziare ad impastare con la farina, quindi unirvi il lievito di birra attivato ed impastare ancora in maniera molto energica: è questo il segreto della sofficità delle pittule, un impasto ben lavorato.
Coprire l’impasto delle pettole di Santa Cecilia con un canovaccio o ancora meglio con una coperta di lana e far lievitare in luogo asciutto fino al raddoppio di volume.
Friggere le pettole di Santa Cecilia in abbondante olio di semi di arachidi facendo in questo modo: prendere un cucchiaio di impasto e versarlo nell’olio bollente aiutandosi con un altro cucchiaio. Ripetere il procedimento per tutte le pettole pugliesi. Durante la cottura, smuovere di tanto in tanto le pettole pugliesi con la schiumarola in modo da garantirne una frittura amogenea.
Passare le pettole nello zucchero. Quando le pettole pugliesi saranno dorate, passarle su carta assorbente e poi in abbondante zucchero semolato (se volete, potete mescolare lo zucchero semolato con abbondante cannella in polvere in modo da far sì che le vostre pettole di Santa Cecilia profumino di cannella).
Servire subito.
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