Pur producendo zafferano di I categoria, i primi utilizzi in cucina del prodotto erano scarsi; ricordo risotti totalmente bianchi e insapori… questo perché i pistilli di zafferano richiedono maggior lavorazione rispetto alle bustine di zafferano in polvere che si trovano in commercio.
Dopo svariati esperimenti sono riuscita ad estrapolare tutte quelle qualità che le analisi hanno dimostrato: potere amaricante, potere aromatico e potere colorante.
Di seguito saranno mostrati un paio di accorgimenti necessari per ottenere ottimi risultati in cucina.
Una prima soluzione è quella di mettere in infusione i pistilli di zafferano in mezzo bicchiere d’acqua, brodo o latte caldi* a seconda della ricetta che si vuole preparare. Si consiglia un’infusione di almeno 4 ore anche se allungandone i tempi si esaltano le caratteristiche della materia prima. Insieme all’infusione, è possibile aggiungere 3 o 4 granelli di sale grosso i quali faciliteranno l’estrazione delle proprietà della spezia.
Una preparazione così lunga potrebbe essere scomoda per chi ha poco tempo. Proprio per questo è possibile ridurre drasticamente i tempi di preparazione semplicemente tostando e polverizzando i pistilli. In questo modo la spezia rilascerà fin da subito le sue proprietà, accorciando i tempi di infusione anche a soli 15/20 minuti.
Tostatura e polverizzazione della spezia prevedono semplici strumenti che tutti hanno in casa: un foglio di carta da forno, un coltello da cucina e un pentolino caldo (va bene anche la piastra calda di un ferro da stiro). La spiegazione è in questo breve video. Buona visione!
*Si consiglia di utilizzare brodo caldo a 40-50 °C circa. Se possibile, mantenerlo caldo tenendolo vicino ad una fonte di calore come un calorifero.