Nepitelle calabresi – ricetta antica

Le nepitelle calabresi o “pizze cu niebita”, sono dei dolci a forma di panzerotto, gli ingredienti principali sono le noci, le mandorle e il cioccolato fondente, ma il vero ingrediente principe è la Mostarda d’uva fatta in casa. Non usare confetture varie altrimenti le nepitelle si aprono e la confettura fuoriesce. Anticamente le massaie si riunivano e ne facevano grandi quantità che poi cuocevano nel forno a legna. Ora con i tempi moderni queste abitudini si sono perse. Le nepitelle calabresi sono preparate per il periodo di Pasqua, ma ogni occasione è buona per farle e nelle pasticcerie o forni attrezzati si trovano tutto il periodo dell’anno. Sono caratteristiche di Amantea un paese sul Mar Tirreno, ogni massaia vanta la propria ricetta, questa mi è stata data da una mia amica di Amantea e tra tutte le Nepitelle che ho mangiato è quella che mi è piaciuta di più, ormai sono anni che è diventata la mia ricetta.

Facendo un giro su Internet finalmente ho scoperto il significato del nome, visto che “niebita” in dialetto calabrese è una pianta la (Nepitella ) non riuscivo a legarla  a questa ricetta. Da quello che ho trovato invece, il nome deriva dal latino nepitedum, “la palpebra degli occhi”, da qui in dialetto è diventata “pizza cu niabita”, mentre l’origine potrebbe essere araba.

 Nepitelle calabresi

Nepitelle calabresi o pizze cu niebita

Ingredienti per la pasta esterna (con questa dose ne vengono circa 50 pezzi)

  • 1 kg di farina 0
  • 250 gr di zucchero
  • 200 gr di strutto
  • 2 uova
  • 4 tuorli
  • 125 ml di vermouth
  • Una bustina di vanillina
  • 1 bustina e 1/2 di lievito per dolci
  • La buccia di un limone bio

Ingredienti per il ripieno

  • 500 gr di mostarda d’uva qui
  • 250 gr di mandorle abbrustolite e macinate
  • 250 gr di noci tritate
  • 250 cioccolato fondente tagliato a pezzettini
  • ½ bustina di cannella
  • ½ bustina di chiodi di garofano macinati

Procedimento

Preparare il ripieno in anticipo, meglio il giorno prima.
Tritare le mandorle abbrustolite, le noci, il cioccolato fondente, metterle in una ciotola assieme alla mostarda d’uva, mezza bustina di cannella e metà bustina di chiodi di garofano, mescolare coprire e mettere a riposare anche per un giorno così prende tutto il profumo e il sapore

Sulla spianatoia mescolare la farina con lo zucchero e il lievito, fare la classica fontana al centro e aggiungere lo strutto morbido, le uova, il vermouth, la buccia del limone grattugiata. Impastare velocemente facendo un panetto liscio e omogeneo, stendere il panetto in una sfoglia non troppo sottile 2/3 mm, ritagliare con un coppa pasta o con un bicchiere dei cerchi del diametro di 10/12 cm circa, mettervi dentro un cucchiaio di ripieno, chiudere a panzerotto sigillando bene i bordi con i rebbi di una forchetta affinché non si aprano durante la cottura, spennellare con rosso d’uovo mischiato a un cucchiaio di latte.
Cuocere in forno preriscaldato a 190° per 20/25 minuti o finché non sono dorati.

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Pubblicato da incucinaconmire

Mi chiamo Mirella, sono una mamma/nonna, calabrese di fatto e nel cuore. Amo la mia terra e mi piace preparare i piatti della tradizione, piatti che mi hanno accompagnato fin dall'infanzia, rivisitati alla mia maniera con gusto e originalità, mi piace condividerli e farli conoscere, sono ricette semplici e facili da rifare, troverete anche ricette attuali, mi piacciono anche le novità.

40 Risposte a “Nepitelle calabresi – ricetta antica”

    1. Ciao, Questa è una antica ricetta di Calabria, può essere che vengono fatti anche a Napoli e non so di chi sia il primato, ma so per certo che da quando ero piccola che li ho visti sempre fare e adesso sono nonna!!!! Comunque hai ragione sono buonissimi!!!

  1. ma lo sai che mi hai fatto venir voglia di provare questi deliziosi dolcetti di Pasqua !!! Mi ha incuriosito anche moltissimo la mostarda d’uva fatta in casa 🙂 davvero una ricetta che merita !!! Bravissima !!

  2. Secondo me è importantissimo recuperare e far conoscere le ricette antiche, hanno un fascino speciale e questa tua ricetta è fantastica, bravissima Mire!

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