FRISJOLI FRITTELLE LUNGHE RICETTA SARDA

La ricetta è semplicissima perchè gli ingredienti sono pochi. La cosa più importante in questa preparazione è la lievitazione. Se avete sa “Scivedda”, la classica terrina in terracotta è perfetto. Mi raccomando la stanza deve essere ben calda e riparata da spifferi. Coccolate l’impasto e prendetevene cura.

Le FRISJOLI FRITTELLE LUNGHE RICETTA SARDA, cambiano ingredienti e procedimento a seconda della zona o addirittura da come sono state tramandate. Sin da piccola le ho conosciute fatte in questo modo e non ho mai provato altre ricette.

Questa versione è semplicissima. Allora le provate?? Per friggerle dovrete munirvi di imbuto con manico. Il mio ha un’apertura con diametro di 1,5 cm. Il manico serve per evitare di bruciarsi con l’olio. Se non avete l’imbuto con il manico utilizzate una bottiglia di plastica tagliata a metà o il cartone del latte capovolto avendo cura del diametro e stando attenti al calore dell’olio.

frisjoli

Ingredienti

1 kg di semola rimacinata

1 litro di latte

35 g di lievito di birra

2 arance (scorza e succo)

1/2 bicchiere di Mistral (liquore anice)

Olio abbondante per friggere (arachide o girasole)

zucchero q.b

Procedimento

In una terrina capiente, io ho utilizzato sa “SCIVEDDA” versate la farina di semola rimacinata, la scorza e il succo delle arance e mescolate.

Intiepidite il latte e scioglieteci il lievito. Iniziate ad impastare con una mano versando poco per volta il latte terminando con il liquore. Già da questo passaggio inizierete a sentire il profumo di queste meravigliose frittelle.

Aiutatevi con la mano mentre impastate,sbattendo come se stesse schiaffeggiando  proprio l’impasto, dal basso verso l’alto fin quando il composto risulta omogeneo e perfettamente liscio.

Coprite prima con un telo  e poi con una coperta. Lasciate lievitare almeno un’ora.

Per eliminare le bolle di lievitazione, riprendete l’impasto e mescolate per renderlo nuovamente liscio.

L’impasto dovrà risultare denso ma non troppo in modo che scenda con un certo ritmo dall’imbuto. Se l’impasto vi sembra troppo denso aggiungete del liquido sempre tiepido partendo da 50 ml sino a quanto basta amalgamando bene il tutto.

Procedete in questo modo: con un mestolo, fate scorrere un po’ di olio caldo all’interno dell’imbuto per ungerlo, quindi sempre con il mestolo prendete un po’ di impasto e versatelo all’interno dell’imbuto aiutandovi con l’indice per tenere chiuso il buco.

Appena la bocca dell’imbuto e vicino all’olio, togliete il dito e fate cadere l’impasto in modo circolare, creando una spirale, dal centro verso l’esterno.

La frittella si gonfierà subito, appena prende colore giratela e fatela cuocere dall’altro lato, scolatela e passatela prima su carta assorbente poi sullo zucchero ancora calda.

frisjoli impastoFrisjoli frittura

Ecco un filmato durante la frittura con l’imbuto

 

 

 

64 Risposte a “FRISJOLI FRITTELLE LUNGHE RICETTA SARDA”

  1. …….mi ricordo che a casa nel periodo di Carnevale mia mamma e mia zia ne facevano a kili e noi dopo le mettevamo x collana…….ke bei tempi…….scaldate al fuoco eccezionali, anche dopo giorni……

    1. anche io ho dei bellissimi ricordi legati proprio a questo periodo in cui si facevano le frittelle per tutta la famiglia !!!!Ciaoo Giuseppe!!!!

    1. ciao Ombretta. La semola rimacinata è un tipo di farina più grossa rispetto a quella 00 che è più polverosa. La trovi tranquillamente al supermercato.Ti faccio l’esempio dello zucchero semolato e dello zucchero a velo Ok??? Ma non è così grossa come lo zucchero però!!!! provala e poi vedrai ciaooooo

  2. buona sera..hai un blog stupendo e delle cose buonissime e bellissime da vedere..complimenti..ti volevo chiedere ma semolino e lo stesso ho deve essere semolino rimacinato?perche io conosco solo del semolino…e anche non loso se ce anche qui dove vivo io in germania…comunque grazie e complimenti di cuore

    1. Cleo ciao 😉 si chiama semola rimacinata,è più grossa e meno polverosa della farina 00. Solitamente la trovo nel reparto farine per pizza, pane, pasta e polenta. fammi sapere se la trovi, il semolino non va bene. Grazie per i complimenti. Se proprio non la trovi prova con la farina 0 la manitoba. Il successo è assicurato uguale!!!!!!ciaooooooo

  3. Le faccio anch’io. In ricordo di mia nonna però che le facendo a noi bambini vari disegni con l’imbuto. In tal modo ogni singola frittella era divera una dall’altra. I bambini le inzuppano nello sciroppo di lampone. I grandi le mangiano anche con l’insalata in versione, appunta salata, aggiungendo all’impasto dell’erba cipollina.

    1. Ingrid ma sai che è un’idea bellissima quella della versione salata?? Anche se così sono gia perfette però non si sa mai.. magari le provo 🙂 ciaoooooo

    1. No Loredana non è proprio possibile con questo impasto. Non avrebbero alcuna forma fatte al forno e nessuno sapore 🙂

    1. no niente. Non è mica un problema se nei dolci non ci sono uova 🙂 Mery provale son buonissime. é una pastella senza uova Ciaoooo e grazie per la visita.

  4. Anche io, di genitori sardi, ricordo la mamma quando friggeva le “zippoles” (così le chiamava, lei di Cabras)….devo assolutamente prepararle per carnevale quest’anno.Grazie per la ricetta che avevo perso:-)

    1. Le ho provate o solo con semola rimacinata e solo con 00. Non mi piace mischiare le farine per questo impasto, cambia completamente. Quelle che preferisco sono con la semola. Ciaooooo e grazie per il suggerimento. Sono sempre utili 🙂

  5. le voglio fare anche io!Penso che siano buonissime. Ma nell’impasto non va messo lo zucchero? vengono passate nello zucchero solo dopo la cottura?

  6. buonissime…..le ho fritte proprio ora…anke senza imbuto………..ho usato una bottiglia di plastica…..risultato perfetto…grazie x la ricetta

  7. Salve, volevo chiedere se c’e la possibilitá per la versione celiaca… fattemi sapere perché le voglio far assaggiare a una mia amica siciliana peró purtroppo celiaca 🙂 grazie 🙂

    1. ciaoo prova con la farina di riso. Quindi di conseguenza modifica la dose del latte. inizia con 750 ml e poi se necessita continua. ti sto dando così ad occhio le dosi,non l’ho mai provata 🙂 però non ci sono problemi perchè il procedimento è lo stesso. Non ti garantisco il risultato ma ci proverei comunque… magari sono anche più buone:) ciaooooo per qualsiasi cosa scrivimi 🙂

  8. Grazie mille ok domani le provo 🙂 … quindi bisogna cambiare solo la farina?? Speriamo bene xke dicono ke la loro farina e molto particolare 🙂

  9. Ti ringrazio della ricetta.
    Le ho fatte già due o tre volte e sono ottime.
    Ho fatto l’impasto una volta con la macchina del pane e ieri nella planetaria. Dopo un’ora erano quasi uscite dalla “scivedda”.
    Ho usato il lievito secco”Mastro Fornaio” (7 g su 500 g di farina) al posto di quello fresco.
    Ancora grazie!!!!!

    1. Ciao Liliana, io oggi ho fatto due impasti e siccome ho la stufa accesa, effettivamente 1 ora è più che sufficiente per la lievitazione.Uno dei due impasti l’ho fatto con metà semola e metà manitoba,la prima volta che mischio le farine. Risultato eccellente!!! Sicuramente pubblicherò nella pagina. Ti aspetto ancora e grazie per la visita… è un piacere!!!

    1. certo! dipende dalla lievitazione. non deve essere eccessiva. l’impasto deve raddoppiare. Io l’ho notato perchè all’inizio le facevo stra lievitare convinta che il risultato fosse decisamente migliore. Invece no.Prova a far lievitare meno l’impasto e poi mentre le friggi metti l’olio col mestolo anche sulla parte che rimane a galla, prma di girarla . E poi altro consiglio, non farle lunghissime. Per qualsiasi cosa sono qua 🙂 ciao

    1. è verò prima solo a carnevale.. era una tradizione. invece ora si fanno quando si ha voglia. ciaoooo Bernatdetta

    1. a seconda della zone cambiano nome e procedimento e addirittura ingredienti. Noi nel nord Sardegna le chiamiamo FRISJORI in sassarese. o Frisjole. Voi zippuasa, più giù zeppole e così via. Ognuno segue la propria tradizione e ricetta. Invece le vostre come son fatte???

    1. Ciao Mario io sono di Porto Torres 😉 Noi utilizziamo l’anice secca, ma qualche volta anche il filu ferru. Però a grande richiesta qua a casa vogliono l’aroma anice. Grazie per il tuo consiglio!!

  10. Ciao, potrei chiederti il motivo per cui ogni volta che friggo le zippole, sia che le faccio lievitare o no, queste tendono adaprirsi nella parte superiore.In pratica una volta tolte dall’olio un lato è perfetto ed omogeneo e l’ altro no!La ricetta è la stessa.

    1. ciao Veronica,sicuramente dipende dalla consistenza dell’impasto. Potrebbe essere troppo denso, la prossima volta prima di friggere aggiungi un pochino di latte tiepido per rendere la pastella più fluida. Più veloce scenderà dall’imbuto meno bolle farà. Poi per esempio potrebbe dipendere dalla quantità di olio e addirittura dalla padella. Utilizza almeno 1 litro e mezzo di olio e una padella dai bordi più alti. Segui questi piccoli accorgimenti e poi fammi sapere. Ciaoooo!!!!!

  11. Ciao oggi o fatto le frisjoli buonissime però di figura non belle uscivano le bolle quando le friggevo ma da cosa può dipendere le o lasciate un ora e mezzo a lievitare o messo tutto quello che ci voleva.

    1. Ciao Desirè, sicuramente dipende dalla consistenza dell’impasto. Potrebbe essere troppo denso, la prossima volta prima di friggere aggiungi un pochino di latte tiepido per rendere la pastella più fluida. Più veloce scenderà dall’imbuto meno bolle farà. Poi per esempio potrebbe dipendere dalla quantità di olio e addirittura dalla padella. Utilizza almeno 1 litro e mezzo di olio e una padella dai bordi più alti. Segui questi piccoli accorgimenti e poi fammi sapere. Ciaoooo!! Con un po di pratica ti verranno perfette!!

  12. che siano buone non ci piove solo che da noi le chiamiamo zippole in italiano ma in sardo si chiamano zippuasa il liquore che noi usiamo e l’acquavite in sardo si dice abbardente o filleferru a seconda del paese e non anice altrimenti se non si ha in casa qusto tipo di liquore utilizziamo la sambuca, tipico fritto sardo in cui vengono aggiunte anche 300 g di patate lessate e poi schiacciate come per fare il classico purè di patate le si aggiungono alla farina se si usa il succo di arancia si pesa e si decurta a pari peso il latte che comunque a parere mio è troppo pechè va aggiunto piano piano e in quantità che prende la semola se circa 800 g di liquido totali ,mentre invece se si utilizza la farina di grano tenero ne bastano 500 g l’impasto si deve essere morbido ma non acquoso

  13. Che delizia, ma una domanda la lavorazione dev’essere fatta per forza a mano o si può lavorare con la planetaria? Grazie. Mariella

  14. queste zippole sono un pò diverse dalle zippole Oristanesi..la ricetta tramandata da mia nonna prevede prima la lavorazine della semola ( e soltanto semola) con acqua e sale…poi nella scivedda si mettono gli altri ingredienti ( scorza e succo d’arancia, lievito di birra sciolto nel latte, il latte e un bicchierino di acquavite…e soltanto acquavite:)

    1. Ciao Maria, la mia ricetta è delle frittelle sassaresi, noi le chiamiamo FRISJORI SASSARESI, poi da zona cambiano sia ingredienti che procedimento. Se ti va scrivimi la tua ricetta con procedimento, mi piacerebbe provarla 🙂 Ciao!

  15. ciao Manuela se si usa la planetaria devo usare il gancio o la foglia? e la velocità deve essere sostenuta o no? grazie mille Rita

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