Tofeja a modo mio

La Tofeja è una zuppa del canavese al cui interno si trova un boccone molto prelibato…il preive.

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Ebbene si, ci sono anche io! Questa è la mia prima sfida per MTC! Molto emozionata, non so neanche se all’altezza, ho raccolto la sfida lanciata da Vittoria e mi sono cimentata con la zuppa!

Apro tutti i miei pochi libri di cucina e l’ispirazione non arrivava: mi sarebbe piaciuto proporre una ricetta della mia nuova regione, il Trentino, ma nessuna mi colpiva. Così ho telefonato ad una persona che ero certa che mi avrebbe dato la spinta giusta: e così si è rivelato. Mi ha proposto di fare la Tofeja, che in dialetto piemontese è la fagiolieria in terracotta. Ha un fondo ampio e poi si alza stringendosi sempre di più. All’interno venivano cotti i fagioli borlotti, molto lentamente…addirittura una volta le donne, sfornato il pane dai forni collettivi, mettevano all’interno questo recipiente di terracotta e se ne dimenticavano per mezza giornata.

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Di questa preparazione se ne ha conoscenza fin dal Seicento. Infatti veniva offerta ai poveri dalle confraternite del Corpus Domini durante il pranzo della vigilia di Pentecoste. (tratto da le Zuppe, Slow food editore). Con il tempo le usanze cambiarono e diventò solito che venisse offerta nelle feste di paese. Il preive (prete in dialetto piemontese) era la cotenna di maiale arrotolata con all’interno aromi vari. Era il boccone prelibato che poi veniva offerto al prete di paese: ecco perché il nome!

Pochi e “poveri” ingredienti fanno di questo piatto un regalo di emozioni: saprà scaldare animo e cuore nelle serate più fredde. Concederà coccole a chi ne ha bisogno e rallegrerà le vostre tavole.

Ecco i pochi passi per questo piatto…

QUI trovate la video ricetta..andate a curiosare! 🙂

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TOFEJA

Ingredienti (per 4 persone):

  • 300 g di fagioli borlotti
  • 100 g di prosciutto crudo in una sola fetta (meglio se il fondello)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 cipolla gialla
  • 1 cipolla rossa
  • 1 preive (cotenna di maiale)
  • 10 g di aromi vari (rosmarino, alloro, salvia, aglio)
  • 2 g di pepe in grani e sale
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 1 cucchiaio raso di concentrato di pomodoro

Preparazione:

  1. La sera prima mettiamo in ammollo i fagioli borlotti (io li ho lasciati 12 ore).
  2. Tritare finemente gli aromi vari, pestare il pepe e unire il sale. Mettere quanto ottenuto in due ciotole differenti.
  3. Prendiamo la cotenna di maiale. Premetto che per me è stata complicata trovarla, e una volta presa il mio macellaio non l’aveva fatta come speravo. Chiedete al vostro fornitore di fiducia di prepararvi un rettangolo di circa 6×10 cm . Siccome io non l’avevo noterete nella video ricetta che ho usato tre involtini per ottenerne uno solo. Farcire con le spezie messe da parte e legare con lo spago.
  4. Prendiamo il prosciutto e tagliarlo a dadini. Nella ricetta originale si dovrebbe usare altre parti del maiale…ma come ho scritto, è una tofeja a modo mio.
  5. Ora riduciamo le verdure a pezzi piccoli e siamo pronti per iniziare. Se non possedete la tofeja, come me del resto, prendete una capace pentola e scaldarla con l’olio evo. Quando sarà caldo far rosolare il prosciutto insieme al preive.
  6. Aggiungere il concentrato di pomodoro e sfumare con il vino rosso. Unire le verdure e mescolare energicamente. Lasciare insaporire un paio di minuiti.
  7. Tocca ai fagioli: in pentola e poi coprire con acqua tiepida. Girare, abbassare la fiamma e coprire. E la dimentichiamo per 3 – 4 ore.
  8. Servire la tofeja caldissima senza il preive, ma con del buon pane tostato, meglio se nero. Il boccone prelibato andrà assaporato una volta finita la zuppa.

NOTA: nel video vedrete che il preive si è smontato. All’inizio ho temuto il peggio. Poi assaggiandola, ho notato che gli aromi sparsi nel liquido hanno conferito quel tocco in più….quindi giudicate voi cosa sia meglio fare.

tofeja 3

Partecipo all’MTC n. 53 su zuppe e minestre. La vincitrice del mese precedente è Vittoria, che ha lanciato la sfida.

MTC 53

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6 Risposte a “Tofeja a modo mio”

  1. enrica, sono incantata.
    Hai centrato in pieno il tema della sfida, lo hai elaborato attraverso una grande ricetta della tradizione che hai eseguito in maniera fedele e scrupolosa. Spesso non è la creatività personale il banco di prova della bravura:ma la scelta di ricette strutturate, impegnative, poco ruffiane (è un compliimento:-) come questa tua. Realizzata per giunta in maniera impeccabile. Sono davvero felice di averti con noi!

    1. Leggere appena alzata il tuo commento…è davvero appagante! Sono felice che ti piaccia e di aver centrato lo spirito dell’MTC! Questa “gara” è uno stimolo per conoscere nuove ricette e prodotti e non posso che dare il massimo. Grazie ancora per avermi accettata!

  2. Ciao, che bella ricetta hai scelto. Io sono mezza piemontese, la conoscevo, ma non l’ho mai fatta ne assaggiata, dev’essere splendida.
    Le ricette storiche hanno sempre un gran valore, vanno conservate e raccontate e oggi tu mi hai fatto conoscere una pentola che ora voglio a tutti i costi!
    Ora vado a cercare dove posso procurarmela, hai scatenato la caccia!

    1. Grazie vittoria!! Io son piemontese di nascita e trapiantata in trentino due anni fa! Amo le ricette regionali e scoprire antichi sapori! E le pentole particolari!! Ahaha!
      Grazie per la favolosa sfida che hai lanciato! E buona caccia!

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