Marmellata di ramassin

Con le mie origini piemontesi non poteva mancare questa marmellata cosi dolce che non serve nemmeno lo zucchero.
l Ramassin del Saluzzese fanno parte del gruppo delle susine cosiddette “Siriache”, originarie della Siria. Il frutto di piccole dimensioni presenta a maturità un colore blu violaceo e una volta maturo tende a cadere a terra. Questa caratteristica fa sì che il Ramassin tradizionalmente venga raccolto a terra, solo quanto i frutti hanno raggiunto la piena maturazione, e venga commercializzato senza classi qualitative di grandezza o di peso. Si tramanda che la vendita tradizionale non avvenisse a peso, ma bensì “al palot”, cioè un tanto per ogni piccola pala di susine. Il frutto, oltre che per le piccole dimensioni, si differenzia dalle comuni susine per la sua dolcezza e per la sua aromaticità che lo rendono inconfondibile. E’ una specie molto rustica che richiede poche cure e si mostra poco esigente anche in termini di difesa fitosanitaria. (tratto da qui)

marmellata di ramassin

Difficile dare delle dosi precise poichè, non necessitando dello zucchero, serve solo il frutto e un po d’acqua. Infatti, una volta che si è tolto il nocciolo, si mettono in un capiente pentolone e si accende il fuoco. Unire due dita d’acqua e far cuocere finchè i Ramassin non si sono disfatti. A questo punto frullare e rimettere sul fuoco molto basso per un paio d’ore o fino a quando non raggiunge la densità desiderata. Invasare con il composto bollente e metterli a testa in giu fino a quando non andranno in sottovuoto.

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