quel giorno infatti mi sono infilata un grembiule , mi sono messa dietro il bancone e mio padre mi ha chiesto: ma cosa pensi di fare? E io: vendere! Non sapevo neanche distinguere una bistecca di manzo da una di maiale, ma la volontà c’è l ‘ ho messa tutta! Da allora nei momenti liberi dallo studio ero sempre in Macelleria e dopo la mia laurea nel 2010 è diventata la mia casa, il mio lavoro.
mi è sempre piaciuto vendere e fare la macellaia mi ha dato un sacco di soddisfazioni, mi ha fatto imparare un sacco di cose e non solo sulla carne, ma anche sulle persone, mi ha fatto capire quanto la gente possa legarsi ad un semplice commerciante , che anche se sei al lavoro puoi essere circondato da tante persone che ti vogliono bene e ti stimano per quello che fai e che il rapporto commerciante- cliente possa trasformarsi in un rapporto amico-amico.
certo ci sono stati anche tanti momenti difficili e tanta gente che mi ha sbattuto le porte in faccia e non si è mai fidata di una donna dietro al bancone , ma alla fine mi sono serviti anche loro per andare avanti e migliorarmi sempre di più , perché il mio scopo è sempre stato quello di farmi amare anche da chi in me non avrebbe scommesso neanche un soldo bucato e quando, con certe persone ci sono riuscita, è stata una grande soddisfazione, una delle più grandi dal punto di vista lavorativo .
ho sempre pensato che il mio fosse un lavoro di serie B perché non c’è piu nessuno che fa la macellaia , ma ora che per motivi familiari di salute ho dovuto chiudere il negozio, mi rendo conto di quanto quelle quattro mura mi hanno dato in termini di affetto, soddisfazione e si anche insoddisfazioni perché infondo tutto serve per crescere e per farti amare il tuo lavoro , che potrà essere difficile , faticoso ed estenuante , ma quando ti dà soddisfazione non c’è niente che tu possa desiderare di più!
a quasi un anno dalla chiusura amo ancora il mio lavoro e quando prendo in mano un pezzo di carne da tagliare quasi mi emoziono, non so se mai tornerò a fare la macellaia, ma una cosa è certa quello che ho imparato, le fatiche che ho fatto rimarranno sempre nel mio cuore e nessuno potrà mai cancellare i nove mesi incinta passati dietro un bancone, tra cui un giorno con le doglie, e i pianti della gente quando ci ha visto chiudere il negozio!
mi sono dilungata ma quando parlo del negozio mi emoziono sempre, così vi racconterò dei segreti della carne nel mio prossimo articolo!
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