Cudduraci, Biscotti pasquali di Reggio Calabria – di Rosalba Vazzana
Ingredienti
- 500 gr di Farina 00
- 200 gr di Burro morbidissimo
- 3 Uova intere + 1 Uovo sbattuto per decorare
- 150 gr di Zucchero semolato
- scorza di un Limone
- 1 pizzico di Sale
- 1 bustina di Lievito per dolci
- Uova sode (e non sbucciate) quante necessarie
- Zuccherini colorati q.b.
Procedimento Tradizionale: Preparare la Frolla inserendo la scorza del Limone e lo Zucchero in un frullatore, quindi polverizzare a velocità medio-alta. Setacciare la Farina insieme con il Lievito e il Sale e versare tutto su un tavolo da lavoro. Fare una fontana e mettere al centro il Burro morbidissimo, le Uova e lo Zucchero aromatizzato con la buccia di Limone. Impastare a lungo fino ad ottenere un impasto di media consistenza e se necessario aggiungere un po’ di Farina. Lavorare bene e fare un panetto, quindi spostarlo in una ciotola, coprire con un tovagliolo di cotone e lasciare lievitare in un luogo tiepido per circa 30 minuti. Finito il tempo del riposo stendere la frolla alta circa 1 cm e ritagliare un grande biscotto seguendo le forme tradizionali dei Cudduraci, come il Cuore, il Cestino, il Pesce , la Colomba, la Stella e poi tante altre forme sempre sul tema cristiano, pasquale o altro a piacere. Aggiungere al centro un uovo bollito e bloccarlo con rotolini di pasta frolla. Decorare a piacere (fiorellini, stelle, cuori, ecc.). Sbattere un Uovo e spennellare i Cudduraci, poi finire la decorazione con Zuccherini colorati sopra. Cucinare in forno statico a 160-170° per circa 7-8 minuti o comunque il tempo necessario per la cottura e doratura uniforme. Sfornare e sistemare in vassoi per la degustazione come classico biscotto o zuppa latte per la colazione.
Procedimento Bimby: Preparare la Frolla inserendo la scorza del Limone e lo Zucchero nel Boccale del Bimby, quindi polverizzare a velocità medio-alta. Mettere tutti gli altri ingredienti tranne la Farina e mescolare a velocità medio-bassa. In una terrina capiente sistemare la Farina, mescolare il Lievito per dolci e poi fare un buco al centro, quindi aggiungere tutti gli ingredienti liquidi precedentemente mescolati nel Bimby. Impastare a lungo fino ad ottenere un impasto di media consistenza e se necessario aggiungere un po’ di Farina. Lavorare bene e fare un panetto, quindi spostarlo in una ciotola, coprire con un tovagliolo di cotone e lasciare lievitare in un luogo tiepido per circa 30 minuti. Finito il tempo del riposo stendere la frolla alta circa 1 cm e ritagliare un grande biscotto seguendo le forme tradizionali dei Cudduraci, come il Cuore, il Cestino, il Pesce , la Colomba, la Stella e poi tante altre forme sempre sul tema cristiano, pasquale o altro a piacere. Aggiungere al centro un uovo bollito e bloccarlo con rotolini di pasta frolla. Decorare a piacere (fiorellini, stelle, cuori, ecc.). Sbattere un Uovo e spennellare i Cudduraci, poi finire la decorazione con Zuccherini colorati sopra. Cucinare in forno statico a 160-170° per circa 7-8 minuti o comunque il tempo necessario per la cottura e doratura uniforme. Sfornare e sistemare in vassoi per la degustazione come classico biscotto o zuppa latte per la colazione.
Un po’ di storia: A Pasqua un “culto” della tradizione culinaria e pasticcera reggina è rappresentato dai Cudduraci. Inizialmente erano semplici ciambelle di pasta frolla (da qui infatti il nome “cuddura” appunto ciambella) e poi realizzate con altre forme della tradizione religiosa, cristiana o altro a piacere, come Cestini o Canestri (“u Panaru”), Pesci (segno del cristianesimo), Colombe (simbolo di pace), Uccelli, Pulcini o Papere, Cuori (da regalare alle persone più care), Stelle (simbolo di luce), ecc. e sempre arricchite con Uova sode. Questi dolci pasquali in tutta la provincia reggina sono chiamati anche Gute, ‘Ngute, Sgute, Cuzzupe, Cuculi ecc., di varia forma e grandezza e in alcune zone realizzate con un impasto salato tipo Pane o Pan Brioche, ma sempre decorate con Uova sode. La tradizione racconta che ogni fidanzato regalava alla promessa sposa un Cuddurace a forma di cuore con molte Uova a decorazione, ad indicare la posizione economica e sociale della famiglia dello sposo, infatti più Uova si collocavano sul dolce tanto il dono acquisiva valore e il futuro matrimonio benevolenza da parte della famiglia della sposa. Invece la fidanzata regalava al promesso sposo e alla sua famiglia il Cuddurace a forma di cuore o cestino, come segno di amore e fecondità. La grandezza del Cuddurace, qualunque fosse la forma, dipendeva dal numero di Uova sode e questo dall’importanza del destinatario. Infatti una volta cotti quello più grande era destinato dalle ragazze al fidanzato, più grande era l’amore, più erano le Uova, più grande il Cuddurace. I Cudduraci solitamente si cuocevano nei forni comuni, a uso di tutti gli abitanti del paese, perché difficilmente c’erano forni privati nelle abitazioni, e la preparazione alla Pasqua era rappresentata anche dalle lunghe “processioni” di bambini, piccoli aiutanti, all’andata con in testa le “lande” di alluminio con i Cudduraci pronti da infornare e al ritorno già cotti, con le mamme che urlavano dietro a stare attenti a non rovinare o sprecare quel ben di Dio. Arrivati a casa, dopo la cottura venivano avvolti da una linda tovaglia da tavola e conservati nella “cascia” (cassapanca/dispensa) sino al giorno di Pasqua, infatti durante la Quaresima non si potevano mangiare “per non fare peccato”. E poi regalati, offerti e gustati la domenica di Pasqua a festeggiare la resurrezione del Cristo, l’amore e la prosperità nelle famiglie.
Oltre la Ricetta dei Cudduraci, Biscotti pasquali di Reggio Calabria, cliccando sui nomi qui sotto elencati, è possibile consultare altre mie Ricette e articoli sulla Pasqua.
- Storia dei Cudduraci, Biscotti pasquali di Reggio Calabria
- Pastiera di Pasqua alla reggina
- Leggenda sull’origine della Pastiera
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The ingredient list called for baking powder, but No Yeast. The instructions call for yeast.
The yeast cake, is indicated both in the list of ingredients, both in the proceedings. Is added and mixed with flour… 🙂