Torta salata al broccolo romanesco

Adoro le torte salate e le faccio spesso con la verdura che mi capita, magari che devo far terminare. E’ il metodo più semplice e buono per poter far fuori un pò di ingredienti dal frigo, e poi è davvero buona. Questa con il broccolo romanesco mi è piaciuta particolarmente.
Ho preparato questa torta salata per un’apericena (uccidetemi per aver utilizzato questo termine odioso XD ) in casa.. Ha riscosso davvero un gran successone. Una ricetta economica, buona e semplice..cosa si può chiedere di più?

 

 

torta salata con broccolo romanesco
torta salata con broccolo romanesco

 

Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta brisèe (o se preferite potete prepararla facilmente con questa ricetta)
  • 1 broccolo romanesco
  • 1 uovo
  • 100 g crescenza
  • sale q.b.
  • olio q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 100g parmigiano

Procedimento:

Se avete deciso di fare in casa la pasta brisèe preparatela prima di ogni cosa

Lavate e tagliate il broccolo, quindi scottatelo in acqua bollente e salata per 5 minuti,

Scolate il broccolo e mettetelo a cuocere In una padella dove precedentemente avrete fatto rosolare uno spicchio d’aglio in un filo d’olio.

Aggiungete il pinoli ed un bicchiere d’acqua. Lasciate cuocere tutto per 10 minuti a fuoco basso.

Trascorsi i 10 minuti spegnete il fuoco, eliminate l’aglio e cercate di ridurre in poltiglia il broccolo con una forchetta, quindi aggiungete la crescenza e lasciate raffreddare.

Nel mentre preriscaldate il forno a 180°.

Appena il condimento sarà freddo  unite le uova, parte del parmigiano e un pizzico di sale. Stendete la pasta brisèe in una tortiera imburrata e infarinata ( Cercate di tener dritti ti bordi e non farli ricadere su se stessi).

Versate all’interno della sfoglia il condimento del broccolo e spolveratevi il resto del  parmigiano. Ripiegate i bordi della sfoglia (se li volete rendere dorati dovrete rompere in un bicchiere un uovo e sbatterlo con una forchetta, quindi con un pennello da cucin, spennellare i bordi).

infornate per circa 25-30 minuti .

 

English Version

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.