Torta all’ananas rovesciata

Vi ricordate la puntata di Desperate Housewifes dove Gabrielle, cercava di preparare la torta all’ananas capovolta, seguendo le istruzioni telefonici di Bree? Ecco,di tutte le poche puntate che ho visto, questa mi ha colpita più di tutte… ma non per la trama, bensì per la torta. Mi sono sempre chiesta che sapore avesse..poi mia mamma mi ha mandato questa foto, ed ho pensato: “E’ leiiii!!” (o quasi) . ovviamente mi sono fatta dare la ricetta, ed ecco che io la condivido con voi .. credo proprio che apprezzerete!

 

Torta all'ananas rovesciata
Torta all’ananas rovesciata


 

Ingredienti:

  • 500 g di ananas sciroppato
  • 100 g di burro
  • 3 uova
  • 1/2 bicchiere di succo di ananas
  • 150 di zucchero
  • 50 g di zucchero di canna
  • scorza di un limone
  • un pizzico di sale.
  • 100 grammi di farina 00
  • 1 bustina di cremortartaro + 1 cucchiaino di bicarbonato (o una bustina di lievito per dolci)

 

Procedimento:

  1. Fate fondere la metà del burro e spennellatela sui bordi della tortiera, quindi spolveratevi sopra lo zucchero di canna, ricoprendola in maniera uniforme.
  2. Posizionate le fette di ananas sul fondo della teglia.
  3. In una ciotola lavorate le uova con lo zucchero, aggiungete poi il resto del burro ammorbidito, un pizzico di sale, la scorza grattugiata dell’arancia, il cremortartaro insieme al bicarbonato e la farina, quindi per ultimo il succo di ananas.
  4. Amalgamate gli ingredienti con una frusta a mano o una impastatrice.
  5. Versate il composto nella tortiera, andando così a ricoprire l’ananas.
  6. Infornate a forno preriscaldato a 180°C per 30-35 minuti. Fate la prova dello spiedo per controllare la cottura della torta. Se infilzando lo spiedo, ne uscirà pulito, allora potrete sfornarla.
  7. Sfornata la torta lasciatela raffreddare completamente, quindi voltatela e spolveratevi sopra un po’ di zucchero a velo.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.