Spaetzle tricolore con pancetta dolce

Gli Spaetzle sono dei tipici gnocchetti tirolesi che ho provato per la prima volta quando sono andata nelle Valli Giudicarie.
Non pensavo che fossero così semplici da preparare, e invece basta solo avere l’attrezzo giusto che in poco tempo si riescono a preparare. Non avendo idea di quale condimento utilizzare ho pensato di provarli semplicemente con un po’ di burro, salvia e pancetta dolce. Piaciuti sono piaciuti molto, peccato che ne avevo fatto una dose ridotta e siamo rimasti con un po’ di famuccia…rimedierò al più presto e li proverò anche con altri ingredienti.

spaetzle tricolore con pancetta dolce
spaetzle tricolore con pancetta dolce


Tempo di preparazione: 20 minuti

Ingredienti

  • 250 gr. di farina 00
  • 3 uova
  • 150 ml. di acqua
  • 50 gr. di spinaci già cotti
  • 1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
  • 1 bustina di zafferano
  • noce moscata
  • sale

Ingredienti condimento:

10 pomodorini
200g pancetta dolce
una noce di burro
100g fondina (grattugiata con la grattugia a fori larghi)
salvia q.b.

Procedimento:

  1. Lessate e tritate gli spinaci con un frullatore ad immersione
  2. Lavorate in una ciotola le uova, la farine la noce moscata e il sale.
  3. Poco a poco aggiunge l’acqua fino ad ottenere un composto liscio.
  4. Dividete l’impasto in tre ciotole e in ognuna di esse mettete l’ingrediente che ne darà il colore: Gli spinaci per il verde, il concentrato di pomodoro per il rosso e lo zafferano per il giallo.
  5. Portate ad ebollizione l’acqua salata.
  6. Nel mentre in una padella mettene una piccola noce di burro, della salvia sminuzzata e i pomodorini tagliati a quarti e cuocete per 5 minuti. Aggiungete la pancetta e fatela rosolare per qualche minuto.
  7. Appena l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, mettete il vostro impasto in uno schiacciapatate dai fori grandi (solitamente si usa un attrezzo chiamato Spätzlehobel). 
  8. La pasta cadrà in gocce direttamente sull’acqua bollente.
  9.  Quando affioreranno in superficie saranno pronti, quindi scolateli con una schiumaiola bucata e fateli saltare qualche minuto nella padella con il condimento spolverandovi sopra la fontina.
  10. Servite e gustatela

 

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.