Ratatouille

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La Ratatouille :

Vi ricordate di quel topolino carino che approdato a Parigi desiderava diventare chef? beh si, il cartone animato di cui vi sto parlando è Ratatuille. Un graziosissimo film che insegna a credere ai propri sogni, perchè se un topolino può diventare chef voi potrete fare qualunque cosa.

ratatouille
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ratatouille
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  • 2 Zucchine
  • 400g Pomodoro
  • 2 Peperoni: 2
  • 2 Melanzane: 2
  • 2 Cipolle
  • 2 rametti di timo
  • Sale q.b
  • Pepe q.b
  • 1 spicchio di aglio
  • Olio evo (extra vergine di oliva) q.b.

Preparazione:

  1. Lavate le verdure.
  2. Tagliate le melanzane in tocchetti e le  zucchine a rondelle
  3. Pulite i peperoni eliminando la parte centrale con i semini e tagliateli in piccole strisce.
  4. Pelate le cipolle e tagliatele in quarti.
  5. In un pentolino con acqua bollente scottate i pomodori ed eliminate buccia e semini.
  6. In una padella antiaderente fate scaldare l’olio, aggiungete le  cipolle affettate e fatele dorare a fuoco basso.
  7. Unite adesso i peperoni affettati e cuocete a fuoco basso. Se serve aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda per evitare che si brucino.
  8. Tritate l’aglio, ed aggiungetelo nella padella insieme ad i pomodori ed il timo. Salate e pepate
  9. Fate cuocere a fuoco basso coprendo la padella con un coperchio.
  10. In un’altra padella fate cuocere le melanzane con poco olio.
  11. Aggiungete le zucchine e fate cuocereil tutto per circa un quarto d’ora.
  12. A cottura ultimata versate tutte le verdure in un’unica grande padella e  fatele saltare per un paio di minuti,  a fuoco basso.
  13. Disponetele in una terrina in sequenza cromatica se volete eguagliare l’impiattamento del film .

 

 

ratatouille
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Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.

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