Polpette speziate delle fate ignoranti

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Polpette speziate – Le fate ignoranti

 

 

Serra e Antonia
Serra e Antonia

“Antonia e Massimo sono sposati da quindici anni. Il loro è un matrimonio felice fino a quando Massimo muore in un incidente stradale. Antonia si chiude nel proprio dolore, accudita dalla madre e dalla cameriera filippina. Un giorno però, grazie a una dedica sul retro di un quadro, scopre che il marito aveva un’amante da sette anni. Questo la obbliga a uscire di casa e a iniziare una serie di ricerche. Raggiunge così lo stabile e l’interno da cui era stato inviato il regalo. L’appartamento è intestato al nominativo Mariani e per lei è ovvio cercare la signorina Mariani. Dopo diversi tentativi di depistaggio da parte della colorita comunità di gay e travestiti che affolla l’appartamento scoprirà la verità: l’amante di suo marito era un uomo, Michele. La prima reazione è di profondo disgusto ma progressivamente il contatto con il gruppo le farà scoprire una realtà diversa. Sarà un’esperienza capace di farla tornare a vivere pienamente.”

 Ho sempre trovato questo film molto bello e coinvolgente, che, a parer mio,  fa capire quanto tutti siamo diversi ed uguali e quanto, quando meno te l’aspetti la vita aiutarti ad aprire la mente ed il cuore, allontanando sciocchi pregiudizi e stupidi preconcetti.

La ricetta che oggi vi propongo è quella delle polpette speziate, offerte da Serra ad Antonia, rivelandole così, il nascosto talento culinario del marito defunto della protagonista.

Vi lascio in compagnia del video ufficiale della colonna sonora di questo film (“Due destini” dei Tiromancino) e che mi riporta indietro nel tempo e quando ero ancora adolescente . Buona lettura e buona ricetta!

 



 Ricetta

Polpette speziate delle fate ignoranti
Polpette speziate delle fate ignoranti

 

Ingredienti:

  • 1 cipolla
  • 1kg di macinato (metà pollo, metà vitello)
  • 3 uova
  • 5 cucchiai parmigiano grattugiato
  • 2 formaggini
  • 1 mela (polpa)
  • 2 arance (succo)
  • sale q.b.
  • 1 piccolo peperoncino

Procedimento:

  1. In una ciotola mettete tutti gli ingredienti ed impastateli .
  2. Create delle piccole polpette
  3. Rosolatele nell’olio per 15 minuti, quindi poggiatele su un foglio di carta assorbente.
  4. Vanno servite calde.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.