Polpette di salmone in granella di nocciole

La ricetta che vi do oggi è quella delle polpette di salmone panate con granella di nocciole. La cottura di queste polpette può avvenire in due modi, o al forno, condite con un filo di olio, oppure fritte in olio bollente, quindi potete decidere se utilizzare una cottura più leggera o no.
Queste polpette sono riuscite alla perfezione e in casa hanno avuto un grandissimo successo, quindi penso che le rifarò molto spesso.

polpette di salmone in granella di nocciole
polpette di salmone in granella di nocciole

Ingredienti :

(per 14 polpette)

 

  • 280 gr di salmone
  • 3 cucchiai di parmigiano
  • un quarto di cipolla
  • sale q.b
  • pepe q.b
  • pan grattato q.b
  • granella di nocciole q.b.
  • 1 uovo
  • pepe q.b.

Preparazione:

Tagliate il salmone a cubetti e mettetelo in una ciotola insieme al parmigiano, il sale il pepe, la cipolla tritata finemente e l’uovo.

Riducete tutto in poltiglia con un frullatore ad immersione o utilizzando il tritatutto.

Prelevando un po’ di composto alla volta, create delle polpette e poggiatele su di un piatto foderato di cartaforno.

Tritate le nocciole fino a farle diventare granella (altrimenti utilizzate quelle già pronte), quindi rotolate le polpette sulla granella facendola aderire bene.

Adesso avete due modi per cuocerle:

1 metodo di cottura) Adagiate le polpette in una pirofila ricoperta di cartaforno, oliatele e infornatele per 20 minuti a 180°. In questo modo le vostre polpette saranno più leggere

2) Friggetele in abbondante olio di semi bollente.

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.